Latina / Sanità, riduzione liste di attesa: primo presidio di protesta dello Spi Cgil di Latina e Frosinone

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LATINA  -Ha preso il via martedì dall’ospedale Santa Maria Goretti di Latina la mobilitazione organizzata dallo Spi Cgil di Latina e Frosinone contro le liste di attesa nella sanità pubblica. All’insegna dello slogan “Il tempo è salute- Combattiamo insieme per il diritto alle cure” il sindacato, insieme a quello di Roma e del Lazio, ha promosso tre presidi per chiedere la riduzione delle liste di attesa avanzando richieste di confronto con le Asl di Frosinone e di Latina. Quello di Latina,il primo, è durato oltre due ore nel corso delle quali gli iscritti, capitanati dalla segretaria dello Spi Cgil per le province di Latina e Frosinone Beatrice Moretti, hanno compiuto un volantinaggio per illustrare le ragioni di una protesta che proseguirà ora con il presidio il 21 febbraio presso la sede della direzione generale dell’Asl di Frosinone e con quello, l’ultimo, del 27 febbraio, presso il Distretto socio Sanitario Latina 5 di Gaeta.

In prospettiva di questo terzo appuntamento la Lega dello Spi Cgil del sud pontino ha organizzato prima e partecipata assemblea presso il centro anziani di via Sarinola a Formia. Ne seguiranno altre due: il 19 febbraio, alle ore 16, presso il centro anziani di via Amalfi a Gaeta ed il 23 febbraio, alle ore 16, presso l’aula consiliare del comune di Santi Cosma e Damiano. Il sindacato dei pensionati della Cgil ha anche calendarizzato la distribuzione di materiale informativo per chiedere l’abbattimento delle liste d’attesa mercoledì 21 febbraio, alle ore 9,30 presso i mercati settimanali di Gaeta e Scauri e, il giorno dopo, alla stessa ora, presso il mercato settimanale di via Olivastro Spaventola di Formia.

Queste tre iniziative fanno parte di una più ampia mobilitazione organizzata sull’intero territorio regionale dallo Spi Cgil di Roma e del Lazio a difesa della sanità pubblica e del diritto alla salute. “E’ evidente che vi è scarsa trasparenza e poca informazione da parte delle ASL di riferimento quando gli interessati si rivolgono all’infrastruttura di prenotazione (CUP o Recup) e agli URP aziendali” – dichiara la segretaria generale Beatrice Moretti – La carenza di informazioni riguarda in particolare le modalità per richiedere il rispetto dei tempi di attesa, i percorsi di garanzia e il corretto sostitutivo utilizzo dell’intramoenia a carico dell’Azienda sanitaria, con il solo pagamento del ticket, ove dovuto”.

Si tratta di una situazione che sta penalizzando soprattutto le persone anziane, quindi i più fragili che lo Spi e la Cgil di Frosinone Latina denunciano da sempre e oggi con ancora più forza, avanzando però precise richieste Sono essenzialmente quattro: il miglioramento della qualità della rete del sistema erogativo aziendale che, fra le azioni da attivare, viene individuato come prioritario dal Piano regionale riduzione liste di attesa; la programmazione delle specifiche azioni che, in questa prospettiva. vanno rivolte ai diversi fattori che concorrono alla produzione diretta delle prestazioni specialistiche; il cambiamento dei modi di produzione delle prestazioni che dipende dalla giusta attenzione dell’Asl a tutti i nodi della rete erogativa: i cittadini, le infrastrutture di prenotazione (Cup, Recup),i medici di famiglia, la specialistica territoriale e ospedaliera e, infine, la riduzione significativa delle differenze territoriali e strutturali dei punti di erogazione dell’Asl.

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