Latina / Acqualatina, gestione del servizio idrico: l’Otuc evidenzia le “criticità irrisolte e aggravate”

Attualità Latina Sud Pontino

LATINA – Continua a peggiorare – secondo i consumatori – la gestione del servizio idrico in provincia di Latina. A denunciarlo è l’Otuc, l’organismo che, raggruppando le principali associazioni di categoria, chiama in causa Acqualatina attraverso la segreteria tecnico operativa dell’ex Ato 4 ed il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli. Secondo il presidente dell’Otuc, il professor Antonio Villano, continuano ad essere irrisolte – anzi si sono aggravate – una serie di criticità peraltro sottoposte all’ordine del giorno nelle varie conferenze dei sindaci.

L’Otuc contesta, per esempio, le procedure di affidamento del recupero dei crediti da parte di Acqualatina; chiede di conoscere quanto danaro è stato speso per pagare le società di recupero crediti e quanto, invece, effettivamente è stato recuperato; il numero degli incarichi esterni e con quali risultati per l’ente gestore e delle procedure per il trattamento delle perdite occulte, sia per i vecchi e nuovi utenti. I consumatori, intanto, vogliono vederci chiaro sulle procedure di rateizzazione per insoluti, che sarebbero stati imposti unilateralmente dal gestore senza mai essere concordate con gli utenti.

Nel mirino, poi, dell’Otuc è finito l’amministratore delegato di Acqualatina, Marco Lombardi, accusato di non aver accolto una proposta degli stessi consumatori per rendere meno gravoso il recupero delle morosità agli utenti fragili e alle attività commerciali che hanno perso oltre il 30/40 % del fatturato a causa prima della pandemia e poi della guerra in Ucraina. I consumatori non sono teneri nei confronti di alcuni comuni (chiaro è il riferimento a quello di Ventotene) che, opponendosi alla realizzazioni di nuove infrastrutture (il dissalatore sulla seconda isola pontina), hanno provocato nuovi costi di gestione che, approvati dalla Conferenza dei sindaci, sono trasferiti sulle tariffe a carico degli stessi utenti.

Le associazioni dei consumatori, in sostanza, chiedono di sapere come intende procedere la parte pubblica, quale socio di maggioranza di Acqualatina, per “l’effettiva tutela dei diritti dei cittadini, e per imporre al gestore di modificare comportamenti e procedure ritenuti non corretti o se vuole continuare ad ignorare i vari problemi e continuare a dare carta bianca al gestore – ha osservato il presidente dell’Otuc Villano – Inoltre non si comprende il ruolo della segreteria tecnica operativa e quale potere sanzionatorio abbia nel caso di segnalazioni effettuate anche dalle associazioni dei consumatori di irregolarità nelle procedure considerando anche che a tutt’oggi la segreteria tecnica operativa può contare solo sulla figura del dirigente, il quale non riesce a seguire tutte le procedure che gli sarebbero dovute per cui spesso le richieste indirizzate ad Acqualatina da quanto si sa rimangono lettera morta da parte dei vertici di Acqualatina”.

Le associazioni aderenti all’Otuc ritengono doveroso informare i cittadini sulle diverse criticità del Servizio Idrico integrato, in quanto “non vengono adeguatamente tutelati dai propri rappresentanti politici, che pure dovrebbero tenere in assoluta considerazione sia gli interessi delle casse comunali che della popolazione che rappresentano”.