Formia / “Minimarket” della droga: parole grosse nell’udienza col collaboratore di giustizia Basco

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FORMIA – Ha fatto molto rumore la vivace udienza che si è svolta davanti il Tribunale di Cassino nell’ambito del processo anti droga che vede imputati i componenti di un’organizzazione che, smantellata da Polizia e Guardia di Finanza coordinati dalla Dda di Roma, sarebbe stata capeggiata da due coniugi titolari di un mini market nel quartiere di Mola a Formia, Carmina Fustolo e Italo Ausiello. Il giudice monocratico Marco Gioia ha avuto il suo bel da fare per gestire il corretto andamento dell’udienza a cui ha partecipato in video conferenza da una località protetta il presunto collaboratore di giustizia di questa organizzazione, Giuseppe Basco.

Contro di lui si è scagliato prima uno degli imputati, Giafranco Simeone, che l’ha accusato di recitare un ruolo commissionatogli – ha detto – dalla Dda – e poi lo stesso Basco, nel corso del durissimo interrogatorio tenuto dal legale dei due principali imputati, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, gli ha rivolto chiare minacce al punto da sottolineare di sapere dove si trova il suo studio. L’udienza del processo del resto ha messo in mostra le dinamiche e i rapporti all’interno dell’organizzazione con i suoi diversi canali di approvvigionamento della droga (in particolar modo da Fondi), soprattutto cocaina, da parte della Fustolo.

Si torna in aula in prossimo 15 febbraio.