Formia / Movida, tradizioni e regole, interviene la consigliera Paola Villa: “è un farwest”

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FORMIA – La movida e i suoi “rituali” tornano al centro dell’attenzione della politica d’opposizione formiana. Dopo la proposta sull’argomento avanzata dai consiglieri comunali del Pd Alessandro Carta e Luca Magliozzi di un intervento preventivo e la convocazione di un “tavolo tecnico”,  dopo le festanti consuetudini natalizie è la consigliera comunale in quota Movimento cinque stelle e Un’altra città –  Paola Villa – ad intervenire, definendo quello che si è verificato  “uno schifo, non è niente che sia minimamente avvicinabile a un momento di scambio di auguri pre cenone di Natale”.

L’ex-sindaco di Formia, nello scrivere le sue considerazioni, sottolinea come abbia aspettato il trascorrere del Natale per poi parlare di quello che definisce il “farwest del pomeriggio del 24 dicembre che la nostra città di Formia ha vissuto, un farwest che ritorneremo presto a vivere il 31 dicembre pomeriggio, sempre nelle solite aree della città, trasformate in orinatoi, in vomitatoi…”.

E poi spiega: “Non è il volume della musica o la calca dei ragazzi, a dar fastidio, ma il completo ignorare le regole basilari di sicurezza”. La Villa parla di “una cucina da campo con bombole del gas e fuoco”, di “macchine ‘buttate’ e non parcheggiate in ogni dove, bloccando le vie di fuga, bloccando l’accesso per un qualsiasi mezzo di pronto intervento. Tutto sotto l’occhio di forze dell’ordine, vigili urbani e amministratori. Tutto sotto l’assoluto silenzio di associazioni di categoria, quelle stesse che davanti la fogna a cielo aperto del 22 dicembre scorso, non hanno proferito parola, non un fiato per non disturbare il politico amico che ‘comanda’, ‘consente’ e permette chiudendo occhi e buon senso.  La sicurezza,questa sconosciuta, che ritorna ad essere considerata, solo qualora succede qualcosa ‘di brutto’ e allora lì tutti a dare consigli, a fare i leoni e le leonesse da tastiera, in una sorta di “te lo avevo detto” ripetuto come un mantra. No, non funziona così!”.

Così come ultimamente ci stanno abituando a notare, la richiesta della consigliera Villa non è lontana da quella che già era stata avanzata dai consiglieri Magliozzi e Carta, infatti, scrive: “Bisogna prendere prima i provvedimenti, anche se sono scomodi, impopolari, non portano voti, anzi li tolgono. Bisogna programmare ed essere lungimiranti mettendo la sicurezza della città al primo posto. Bisogna pensare prima di agire e chiedersi «chiudiamo 70 metri di via Rubino con i newjers di cemento, e se deve entrare un’ambulanza o il camion dei vigili del fuoco, proprio in quel tratto con il tappeto rosso, chi li sposta i newjers?» Non la chiamate movida, è far west senza regole, perché con le regole si amministra, con il far west si comanda”.

(In copertina foto di repertorio)