Latina / L’Anpi in piazza con la mobilitazione per la pace il 27 e 28 ottobre

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LATINA – L’Anpi Nazionale e territoriale parteciperà alla giornata di mobilitazione nazionale promossa da Amnesty International in programma per venerdì 27 ottobre contro la guerra e scenderà di nuovo in piazza, sabato 28 ottobre, alle ore 10,30 con una propria iniziativa –  rispondendo le parole d’ordine “costruiamo la pace” “due popoli in due stati”-  estesa a tutte le sezioni dell’Anpi Provinciale Latina, insieme ad associazioni e sindacati, con un presidio collettivo di pace.

“Già più di un anno fa, esattamente il 24 febbraio 2022, ci svegliammo con sgomento quando cominciò il conflitto Russia Ucraina. Chiedemmo da subito la risoluzione diplomatica, convinti che le armi non portano pace. Infatti, quella guerra si consuma ancora al costo di sofferenze per i civili inconsapevoli, che continuano a perdere ogni cosa compreso la vita e la distruzione di paesi. Oggi mediaticamente passata in secondo piano perché il 7 ottobre 2023 un’altra tragedia ci ha scosso: l’atroce attacco per mano di Hamas e la reazione di Israele ci consegna una dura realtà e non sappiamo quale sarà l’evolversi di questa immane tragedia” – spiega la referente dell’Anpi provinciale Latina, Teresa Pampena. 

“Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci a costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione dei popoli, pace giusta e duratura. Il popolo palestinese, che è altra cosa da Hamas, si aspetta, ed è giusto che sia così, il riconoscimento dei propri diritti di cui è stato privato dalla feroce occupazione dei propri territori e dall’odioso sistema di oppressione e discriminazione voluti e cercati da governi israeliani certamente non lungimiranti che Amnesty International, Human Rights Watch e B’Tselem hanno sostenuto essere un regime di apartheid” – aggiunge ancora.

“È necessario quindi che il Consiglio di Sicurezza e l’Unione Europea siano finalmente garanti e svolgano il ruolo di mediazione a soluzione del conflitto. Le risoluzioni dell’Onu, la definizione dei confini dei due paesi, e l’attuazione degli accordi di Oslo del 1993 che prevedevano due popoli in due stati, sono le basi sulle quali si deve lavorare” – conlude.

Le piazze interessate dalla mobilitazione saranno: Aprilia – piazza Roma / Cisterna – piazza xix maggio / Latina – piazza del popolo / Sezze – parco della rimembranza / Roccagorga – piazza vi gennaio / Lenola – piazza Pandozi / Fondi – piazza iv novembre / Gaeta – piazza Buonomo  / Formia – piazza della vittoria  / Minturno – piazza sant’Albina.