Troppi abusi edilizi non demoliti in pronvicia di Latina, l’atto d’accusa di Legambiente Lazio

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L’abusivismo? E’ un fenomeno, sociale ed economico oltre che culturale, che si combatte con l’intervento delle ruspe. Meglio dunque se vengono attuate le ordinanze di demolizione dei sindaci. E’ durissima la requisitoria che ha avanzato Legambiente Lazio commentando i dati della terza edizione della ricerca “Abbatti l’abuso 2023”.

Si tratta di un severo rapporto presentato dall’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità della stessa associazione ambientalista che sottolinea come le ordinanze dei comuni, se non vengono appellate alla magistratura amministrativa, vengono riposte in qualche cassetto. In questa poco iddilliaca classifica il Lazio si trova al quinto posto per quanto le ragioni con maggior numero di abusi, superata soltanto da Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e Lazio.

Nel Lazio, secondo il rapporto di Legambiente, dal 2004 al 2023 sono state emesse 18.090 ordinanze di demolizione di cui quelle eseguite sono state soltanto 3.017, il 17,2% del totale. Al primo posto assoluto nazionale tra le province più virtuose c’è Rieti con ben il 41,8% degli abbattimenti, al 5º e 6º posto troviamo, Viterbo (25,1%) e Frosinone (22,7%), al 10º posto Latina (18,9%). Ultima nel Lazio è la Città Metropolitana di Roma, che si colloca al 17° posto con una percentuale di appena 14%. Tra i Comuni capoluogo al terzo posto Viterbo con 25,8% di abbattimenti. Per quanto riguarda la provincia di Latina, penultima nel Lazio, le ordinanze di abbattimento emesse sono state 5.771, di queste solo 1.082 sono state eseguite procedendo quindi alla demolizione di immobili abusivi, meno di una su cinque.

La Legambiente ha messo sul banco degli imputati l’eccessivo consumo di suolo soprattutto in rapporto ai sempre più frequenti eventi climatici estremi. Duro l’atto d’accusa del presidente Roberto Scacchi che rinnova, invece, la necessità di risanare il territorio abbattendo tutti gli abusi e riducendo i rischi per la cittadinanza, ma anche evitando nuove deregulation normative. In particolare, va in direzione totalmente sbagliata la proposta di legge regionale depositata dalla maggioranza di governo alla Pisana, con la quale si vorrebbe concedere l’abitabilità a garage, seminterrati e scantinati, luoghi per eccellenza del rischio come abbiamo rivisto sulla costa romana proprio in queste ultime ore”.