Siglato un Protocollo d’Intesa tra il Consorzio del Sud Pontino e l’ Ordine Interregionale dei Chimici

Attualità Gaeta

GAETA – Nella mattinata odierna, il Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale del Sud Pontino, Avv. Salvatore Forte ed il Presidente dell’Ordine Interregionale dei Chimici del Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, Dott. Fabrizio Martinelli, hanno siglato un protocollo d’intesa per la collaborazione in ambito tecnico-scientifico.

L’atto assume enorme rilevanza in un momento in cui tutti i soggetti istituzionali sono chiamati a riflettere sull’esigenza di ripensare allo sviluppo del territorio. Ciò è ancora più vero in questa parte dell’area pontina che ha subìto, negli ultimi decenni, uno sviluppo, non sempre programmato, ma sicuramente importante e che ha interessato, principalmente, l’industria, il mare, l’edilizia e l’agroalimentare. Cosa eliminare, cosa conservare e cosa rilanciare, è il tema di riflessione e di impegno per i soggetti che hanno a cuore lo sviluppo ecocompatibile del sud pontino.

E’ in tale ambito che nasce il protocollo siglato questa mattina a Gaeta e che, in premessa, ricorda il “percorso intrapreso dal Consorzio, per ampliare l’ambito di operatività e la propria visibilità sul territorio, anche mediante l’attivazione di sinergie e rapporti di collaborazione con organismi pubblici e privati”.

Un rapporto, quello tra l’Ordine dei Chimici di Lazio Umbria Abruzzo e Molise ed il Consorzio Sviluppo Industriale del Sud Pontino che “nasce e si sviluppa dalla ovvia condivisione di problematiche di natura tecnica, concretizzandosi in una naturale e proficua sinergia, anche in forma consultiva, per la risoluzione delle stesse”.

E’ opportuno sottolineare, al riguardo, la costante disponibilità manifestata dall’Ordine nel supportare le esigenze degli enti territoriali, nell’ideazione e sviluppo di vari progetti tecnico-scientifici, mettendo a disposizione il proprio know-how, in forma di aggiornamenti ed anticipazioni sull’evoluzione normativa nei settori di riferimento, contribuendo inoltre alla gestione di problematiche specifiche.

Pertanto, con la sottoscrizione del Protocollo, “Il Consorzio di Sviluppo Industriale del Sud Pontino s’impegna a consolidare il proficuo rapporto di collaborazione in essere, anche per
attività di seminari, convegni, attività congiunte che riguardano i rispettivi Enti. L’Ordine dei Chimici s’impegna a fornire il proprio Know-how ed il costante apporto di competenze tecniche
per supportare il Consorzio nell’ottica di sviluppare le più idonee iniziative per l’attivazione di nuovi progetti, iniziative e servizi a favore degli obiettivi istituzionali dell’Ente e contribuire a
dare vigore alle iniziative degli enti locali nell’ideazione e sviluppo di vari progetti tecnico-scientifici, in forma di aggiornamenti ed anticipazioni sull’evoluzione normativa nei settori di
riferimento, contribuendo inoltre alla gestione di problematiche specifiche”.

L’accordo, va sottolineato, non costituisce alcun onere economico per le parti ed in seguito potrà essere ampliato o modificato, di comune accordo, per adeguarlo ad eventuali variazioni della normativa e per migliorarne l’operatività alla luce dell’esperienza acquisita.

Dopo la firma del protocollo, il Presidente dell’Ordine Interregionale dei Chimici, Dott. Fabrizio Martinelli ha dichiarato: “L’Ordine dei Chimici è un interlocutore istituzionale importante ed è pronto a supportare il Consorzio nei servizi di natura scientifica che possono essere utili in questo territorio ad iniziare dalle questioni che riguardano i venticinque ettari di territorio interessati dalla presenza del sito dell’Eni. Queste aree, ha aggiunto Martinelli, devono essere bonificate presto e bene, per destinarle a quei servizi già programmati dal Consorzio Industriale”.

A sua volta, il Presidente del COSIND, Avv. Salvatore Forte, ha aggiunto: Le tematiche dell’ambiente sono da sempre al centro delle attività del Consorzio. Cinquanta anni di presenza di idrocarburi avranno sicuramente prodotto un certo tipo di inquinamento ed ora è tempo di bonificare queste aree, anche con il supporto dell’Ordine dei chimici”.