Formia/ “La vita per i miei parrocchiani” è il titolo dell’opera teatrale scritta da Antonio Forte

FORMIA – Don Benedetto Ruggiero “la vita per i miei parrocchiani” è la nuova opera teatrale scritta dal professore Antonio Forte e che verrà messa in scena domenica 14 giugno alle ore 20 a Maranola in piazza Caetani, ai piedi dell’omonima torre, dalla compagnia teatrale Il Setaccio, in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio.

Il dramma ripercorre il periodo di vita del Reverendo in cui è stato parroco di Maranola, ovvero dal 20 giugno 1944 ql 14 agosto 1967 giorno della sua immatura scomparsa.

L’istituto per orfani e bambini abbandonati, l’attivazione del cinema parrocchiale l’organizzazione dell’azione cattolica e la trasmissione Radio dalla canonica sono solo alcune delle tante cose a cui Don Benedetto (Gino De Meo) profuse tutto l’impegno possibile.

L’Arciprete fu fondamentale anche nella vita politico-amministrativa dei suoi parrocchiani: riuscì ad orientare al meglio le loro scelte affinché non venissero emarginati come in passato dal centro
cittadino.

Attraverso la figura di Don Benedetto vengono messi in risalto anche altri personaggi dell’epoca che a loro modo hanno contribuito a disegnare la storia della cittadina aurunca: Gertrude (Beatrice
Matarese) la lige perpetua, Suor Floria Greco (Anna Riforgiato) superiora delle Suore di Maranola, Santina (Anna Forte) la vedova che cerca lavoro per crescere i suoi due figli, Teresa (Immacolata
Di Nucci) la madre di Don Antonio De Meo, Angelo De Santis (Bruno Marricco) lo storico minturnese, Teresa Ruggiero ( la nipote di Don Benedetto), Vittorio D’Elia (Arturo Grimaldi) il giovane dirigente di Azione Cattolica, Andrea De Meo (Francesco Guglielmo) il giovane tecnico radio-tv, Luigi Ricca (Benito Gargliardi) cognato di Don Benedetto e reduce dall’Africa, Vincenzo il Sagrestano (Francesco Capodiferro) con sua moglie Palma (Assunta Fermo), Raffaeluccio (Giuseppe Balsano) il banditore di Maranola, Ottavio Zangrillo (Gianfranco De Meo) poi sindaco di Formia dal 1947 al 1952.

La rappresentazione è arricchita dalla lettura fuori scena di alcuni passi tesi ad accompagnare lo spettatore lungo la storia di Don Benedetto.

“Quest’opera – ha sottolineato il professore Antonio Forte autore, regista e direttore artistico della compagnia – è un ricordo che serve a non far calare l’oblio su un personaggio eccezionale che prima di essere stato un santo sacerdote è stato anche un eccellente uomo, che ha speso la sua vita per il bene dei più umili ed in modo particolare dell’infanzia abbandonata”.

In occasione della rappresentazione teatrale sarà presentato il volume sulla vita e le opere di Don Benedetto Ruggiero (testimonianze ed immagini) a cura dell’associazione culturale il Setaccio.

Il libro gode del gratuito patrocinio del Comune di Formia.

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