Sud Pontino / Visita del segretario di Stato Vaticano Cardinale Parolin a Castelforte e Santi Cosma e Damiano

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SUD PONTINO – Avrebbe meritato una partecipazione popolare più numerosa la breve ma intensa visita pastorale che il segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, ha effettuato domenica nella realtà territoriali più meridionali dell’Arcidiocesi di Gaeta e della Provincia di Latina, quelle di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano. Il numero uno della diplomazia della Santa Sede era stato invitato dal parroco dei due centri aurunci, don Fabio Gallozzi, per dare un “segno di testimonianza e di vicinanza per queste due terre particolari e difficili” ma la giornata di sole ancora estiva ed un preoccupante disinteresse hanno motivato tanti cittadini a disertare gli incontri che don Gallozzi aveva infaticabilmente organizzato dopo essere riuscito a convincere il Cardinale Parolin – conosciuto lo scorso 5 gennaio in occasione dei funerali del papa Emerito Benedetto XVI in piazza San Pietro – a dar vita a questa visita che ha avuto, in effetti, due momenti: il primo confermato da giorni, il secondo aggiunto “last minute” grazie all’azione di persuasione operata dal parroco di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano.

In effetti il cardinale Parolin, accolto nella “Casa dei Giovani” di Castelforte, ha meritato una bella cornice di presenti quando in piazza Muraglia ha presieduto la solenne concelebrazione che, a conclusione della novena della madonna Addolorata, è servita per affidare alla vergine la comunità castelfortese. E se questa visita del segretario di Stato del Vaticano è stata resa possibile – l’aveva rivelato don Gallozzi in un’intervista concessaci nei giorni scorsi – è stata grazie alla “profonda devozione” che il Cardinale Parolin da sempre nutre proprio per la Santissima Addolorata. Don Fabio Gallozzi, ospitando il segretario di Stato, ha dovuto fare gli straordinari portando al porporato i saluti ed il ringraziamento dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari che dopo un breve incontro è dovuto andar via perchè – in quelle stesse ore –  impegnato nella frazione formiana di Maranola in occasione del ritorno nel borgo aurunco (dall’Eremo ricavato nella cavità naturale di Monte Altino nel versante formiano del parco regionale dei Monti Aurunci) della statua di San Michele Arcangelo al termine di una processione scortata e allietata poi dal concerto in piazza Antonio Ricca dalla fanfara della Polizia di Stato a cavallo.

“Quella di domenica per Castelforte – ha detto il Sindaco Angelo Felice Pompeo – è stata una giornata memorabile entrata nella storia della nostra comunità. Sono rimasto molto colpito dalla semplicità e profondità umana e spirituale del Cardinale Parolin e dalla sua capacità comunicativa. Ho cercato di ascoltare, con grande attenzione, la Sua l’omelia nella quale ha messo al centro il “perdono” come stile vita del cristiano e dell’uomo. È stato, per me un momento molto bello ed emozionante. Ho avuto anche il privilegio di porgere il saluto di Castelforte al Cardinale nel quale ho evidenziato il grande ruolo che la Chiesa, anche attraverso la sua azione, sta svolgendo per la Pace nel mondo. È stata questa l’occasione – ha concluso il sindaco Pompeo- per chiedere al Cardinale che oggi, proprio dalla nostra terra, Città per la Pace, alzando gli occhi al cielo elevassimo un forte appello alla pace urgente, necessaria e giusta”.

Il secondo momento della visita del segretario di Stato nell’estremo lembo meridionale del sud pontino c’è stato, infine, nel pomeriggio quando il Cardinale Parolin, accolto dal sindaco Franco Taddeo, ha dato inizio ad un’altra novena, quella in onore dei Santi medici Cosma e Damiano. Discreto ma efficace il servizio d’ordine garantito dai Carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Formia oltre che dagli agenti del commissariato di quest’ultimo centro ma la presenza del numero due della Chiesa di Papa Francesco avrebbe meritato un’altra cornice di fedeli. Come quella che sicuramente ci sarà il 26 settembre in occasione della festa patronale in onore dei Santi Medici. Come da tradizione.

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