Gaeta / Concorso assistente sociale, il Comune fa dietrofront e revoca le determine

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GAETA – “L’Amministrazione Leccese fa un altro dietrofront! Altro che #avantitutta!”. Il capogruppo del Partito Democratico al comune di Gaeta Emiliano Scinicariello ha deciso di fare ricorso al sarcasmo per stigmatizzare un provvedimento degli uffici del comune a margine di un delicato e contestato concorso pubblico – quello per l’assunzione di un assistente sociale presso il distretto socio sanitario Latina 5 – sul quale si pronuncerà nel merito il Tar del Lazio-sezione di Latina sulla scorta di un dettagliato ricorso presentato dall’avvocato Luca Scipione per conto di una delle candidate partecipanti. Ad alzare l’asticella su questa contestata prova concorsuale è ora il capogruppo Dem che rispolvera un altro aspetto mai chiarito: i compensi ai componenti della commissione selezionatrice, il cui operato non è esente da perplessità e critiche almeno leggendo il ricorso dell’avvocato Scipione.

Scinicariello il 27 ottobre scorso, “dunque 9 mesi fa!!!”, presentò un’interrogazione con cui avanza la presunta illegittimità del riconoscimento dei compensi attribuiti ai membri esterni della Commissione di Concorso. Si trattò di un riconoscimento effettuato ai sensi dell’articolo 2 del Dpcm 24 aprile 2020 grazie alla determinazione Dirigenziale numero 936 del 19 ottobre 2022.

Perché illegittimo? “Perché la norma applicata dagli uffici, e cioè l’articolo 1 comma 5 di questo stesso decreto del Presidente del consiglio dei ministri, prevedeva il “preventivo ed obbligatorio recepimento da parte dell’amministrazione comunale di Gaeta del Decreto stesso, in assenza del quale l’applicazione del decreto ministeriale doveva considerarsi illegittimo”. Insomma veniva configurato un danno erariale.
“Con estrema superficialità” l’assessore ai servizi sociali del comune di Gaeta Lucia Maltempo, rispondendo un mese dopo all’interrogazione del capogruppo del Pd, “liquidava” la questione in questi termini: “Orbene, posto che la delibera da Regolamento
interno comunale è risalente … si è ritenuto opportuno nel caso di specie prendere a riferimento un Decreto ufficiale aggiornato, per un congruo computo dei compensi”.

Le verità, anche a distanza di tempo, hanno sempre il loro modo di venire a galla, soprattutto quando si comincia a parlare di danno erariale e di Corte dei Conti. Ed così, anche “se a più di otto mesi dai miei rilievi”, con la determinazione Dirigenziale numero 560 del 20 giugno scorso, gli uffici del Dipartimento Benessere Sociale e Cultura, hanno provveduto a rettificare le determinazioni dirigenziali numeri 643/2022 e 936/2022 ed a revocare le disposizioni dirigenziali di pagamento numero 175/2023 e numerno 224/2023. Il comune di Gaeta ha effettuato un clamoroso dietro front rideterminando i compensi da liquidare ai componenti della commissione esaminatrice “in quanto sono stati calcolati applicando il Dpcm 24 aprile 2020, articolo 2, in luogo del regolamento approvato con Deliberazione di Giunta numero 208 del 30 dicemnrte2015”.

Ma non finisce qui – secondo Scinicariello – la marcia indietro! Poiché il Dpcm del 24 aprile 2020 “risultava essere stato applicato anche ad altra procedura, quella per il concorso per Dirigente Amministrativo, gli uffici del Dipartimento “Benessere sociale e cultura” hanno provveduto con la determinazione Dirigenziale numero 561 del 20 giugno scorso a rettificare anche le precedenti determine numer .833/2022 e 973/2022 e alla revoca delle disposizioni di liquidazione numero 222/2023 e 223/2023, 225/2023 e 226/2023, “con un’ulteriore economia di euro 6.885,00.”. Per il capogruppo del Pd si tratta di una “ragguardevole somma – in totale precisamente 12.797,12 euro – che senza il mio intervento sarebbero stati illegittimamente riconosciuti”.

Decidendo si sparare contro la Croce Rossa, il capogruppo Scinicariello rileva “l’inadeguatezza dell’Assessore Maltempo che rimette la delega al bilancio, conservando però quelle relative al “sociale”. Ma, dopo la “discutibilissima risposta” alla mia interrogazione sul Progetto “Cresco” per l’Assistenza Specialistica Scolastica, “che sarà certamente oggetto di ulteriori approfondimenti, afferma delle vere e proprie falsità sui compensi per i componenti della commissione per il concorso del Distretto Socio-Sanitario. Sono falsità tanto marchiane da essere smentite dagli stessi suoi uffici, perché altro non sono le rettifiche e le revoche illustrate sopra. E siccome voglio immaginare che risposte tecniche gliele diano proprio quegli uffici (altrimenti avrebbe risposto in Consiglio, no?), o se anche fosse l’Assessore stessa a scriverle, mi chiedo: chi formula quelle risposte sa cosa scrive? Evidentemente no! Perché altrimenti non si sarebbero verificati i dietrofront che ho appena descritto”.
Scinicariello conclude con n’altra considerazione “che vale per l’assessore Maltempo e per tutti gli amministratori che in questi dieci anni (ormai undici) si sono succeduti a Gaeta”.

Le casse comunali “non sono le sue personali né dei suoi colleghi, ma sono di tutti i cittadini onesti di Gaeta, e questi 13mila euro circa rimessi in cassa sono un esempio lampante di come si gestiscono le risorse economiche a Gaeta”. Scinicariello, concludendo, si rivolge proprio all’assessore Maltempo, nella duplice veste di assessore ai Servizi Sociali e di ex assessore al Bilancio: “A seguito della mia interrogazione avrebbe dovuto immediatamente attivarsi, verificare, indagare, approfondire e argomentare con adeguatezza. Invece, dopo un mese ha prodotto una risposta “falsa come una banconota di tre euro”, e dopo otto mesi viene fuori che quel Consigliere Comunale rompiscatole aveva ragione e che quasi 13mila euro andavano rimessi in cassa…

Mi spiace doverlo ribadire, ma non si amministra così una Città – conclude l’esponente del Pd – i cittadini di Gaeta non meritano di essere amministrati in questo modo”. O almeno.