FONDI – “La cittadinanza ha risposto all’appello lanciato dal Comitato e nella serata di ieri, sabato 8 luglio, ha riempito Piazza Duomo con calore e partecipazione” – inizia così un resoconto del Comitato “No al forno crematorio di Fondi” in merito all’ultima manifestazione riunita in piazza per chiedere “al Sindaco la revoca del Progetto di realizzazione di un impianto di cremazione adiacente al Cimitero Comunale”.
“Un bel colpo d’occhio, colorato di giallo dalle t-shirt che il Comitato ha regalato ad ogni Cittadino che ha firmato la Petizione con cui da mesi chiede al Sindaco la revoca del Progetto di realizzazione di un impianto di cremazione adiacente al Cimitero Comunale. In circa due ore sono state raccolte oltre duecento firme che si aggiungono alle circa 4mila messe insieme finora. Per un bilancio che soddisfa gli organizzatori, 400 presenze, nonostante il caldo torrido e il Sabato sera di Luglio. A testimonianza di come la Città non abbia abbassato la guardia e chieda a gran voce chiarezza e risposte concrete” – spiega ancora.
“Soprattutto dopo che la SAIE ha invaso le case dei fondani dando per imminente l’inizio dei lavori, senza citare in alcun modo la sospensione dell’iter promossa dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici. Proprio lo strano silenzio del Sindaco dopo la distribuzione di 18mila copie della rivista prodotta dalla stessa SAIE ha preoccupato e preoccupa, non solo il Comitato ma tutta la cittadinanza” – scrivono.
Dal microfono di Piazza Duomo il Comitato ha lanciato un appello alle associazioni di categoria, ai parroci, alle dirigenze scolastiche, alla Direzione del MOF, all’ASL, alle Associazioni Ambientaliste e Culturali “affinché – dicono – la mobilitazione cresca e raggiunga tutti, perché quella contro la realizzazione di un forno crematorio è una battaglia di ogni Fondano. La domanda che ha chiuso gli interventi è stata emblematica: Sindaco, lei e la sua maggioranza volete o non volete che a Fondi nasca un impianto di cremazione a fianco al cimitero ed a due passi da ospedale, scuole, parchi, case ed aziende agricole?“.
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