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Roma, successo per “Ballo!”, il concerto con Ambrogio Sparagna

ROMA – Una grande festa spettacolo dedicata alla riscoperta e alla reinterpretazione delle antiche danze popolari devozionali italiane e del bacino del Mediterraneo. Ha centrato appieno questo obiettivo “Ballo !” il concerto, con sottotitolo “Santu Paulu delle Tarante”, è giunto alla 14 edizione grazie all’apprezzato progetto originale di Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. Del Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni, del Corpo di danze popolari diretto da Francesca Trenta e con la partecipazione straordinaria di musicisti, cantori e danzatori del Mediterraneo. “Ballo!” è andato in scena giovedì sera nella cavea dell’Auditorium e l’etnomusicologo di Maranola ha scelta questa data non a caso: la ricorrenza patronale a Roma dei Santi Pietro e Paolo.

Nella storia del Mediterraneo, da sempre luogo di transumanze, di spostamenti, uno dei grandi transumanti, uno dei giganti dell’incontro tra popoli è stato proprio San Paolo, l’Apostolo delle genti che ha ritenuto il messaggio evangelico non una proprietà di un unico gruppo sociale ma per tutti. La sua figura di antico protettore delle “Tarantate”, guaritore e di ammaestratore di “morsi” di serpente, è un tratto ancora molto presente nella cultura popolare meridionale. Lo spettacolo di giovedì sera di Sparagna ha raccontato con la forza della sua musica, legata ai repertori tradizionali e in particolare a quelle forme di danze terapeutiche di trance ancora diffuse nell’area mediterranea africana come la Tunisia, il desiderio di ritrovarsi fra “transumanti”, riconoscendosi in un destino comune, accogliendo l’incontro con l’altro come un valore. E che valore. La musica e la poesia possono ancora legare i transumanti che siamo oggi. Favoriscono l’incontro tra genti lontane, lo scambio di storie che sono tratti identitari e parole e suoni che fanno riconoscere l’uno nel volto dell’altro.

Lo spettacolo ha visto la partecipazione di una grande compagine di cantori, musicisti e danzatori che hanno presentato alcuni canti tipici della tradizione dei “ciaraoli” calabresi (gli antichi guaritori popolari che curavano i mali provocati da morsi velenosi),  le invocazioni al santo protettore delle “Tarantate” tipiche della tradizione salentina e alcuni racconti popolari e canti legati al suo viaggio verso Roma. Da alcune di queste narrazioni il poeta Davide Rondoni, fra gli ospiti dello spettacolo, ha tratto lo spunto per scrivere un originale componimento poetico accompagnato da azioni di musica e di danza. Altri ed applauditi ospiti speciali di questa edizione sono stati il tunisino Ziad Trabelsi, cantore e grande virtuoso di liuto arabo che ha eseguito alcune danze terapeutiche legate ai rituali “Sufi” in cui la recitazione, individuale o collettiva, mediante la ripetizione o rievocazione del nome di Dio, (dhikr) è finalizzata al raggiungimento di una sorta di rapimento devozionale mistico. Theodoro Melissinopoulos ,straordinario cantante greco, ha eseguito, infine, alcuni canti legati al grande compositore Mikis Theodorakis e fra questi la bellissima “Manu mu kai Panagia”.

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