Formia / “Fuori dalle righe summer”: appuntamento a Castellone con il collettivo Mis(S)conosciute

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FORMIA – Dopo la bellissima serata di apertura con Loredana Lipperini, il 28 giugno alle ore 21:00 al Cancello di Castellone il secondo appuntamento di “Fuori dalle righe summer”, la rassegna letteraria estiva indipendente promossa dall’associazione culturale Fuori Quadro. 

Il 28 giugno alle ore 21:00 al Cancello di Castellone con il collettivo Mis(S)conosciute un incontro dedicato a due autrici del ‘900 per molto tempo dimenticate o non valorizzate, Goliarda Sapienza e Fabrizia Ramondino, entrambe legate al golfo di Gaeta. L’incontro con Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio partirà da “L’esile penna: Fabrizia Ramondino. Itinerari di vita e letteratura ai confini tra realtà e immaginazione” (LiberAria).

Mis(S)conosciute è un’associazione e podcast che punta il riflettore sulle parole di scrittrici non troppo note dell’universo letterario contemporaneo. Aprono una parentesi che contenga quello sconosciuto angolo dell’immaginaria biblioteca della letteratura scritta dalle donne – e spesso proprio per questo ignorata dal canone o ritenuta aprioristicamente “minore” – per riscoprire insieme le Mis(s)conosciute autrici di storie, racconti, drammi, romanzi, sceneggiature, fumetti…

IL LIBRO. “L’Esile Penna:Fabrizia Ramondino” (Liberaria)

Il progetto di un libro dedicato alla figura di Fabrizia Ramondino si inserisce nel percorso di avvicinamento all’opera di autrici troppo poco note del ‘900 iniziato nel 2019 con il podcast letterario Mis(S)conosciute – Scrittrici tra parentesi. Nella sua lunga carriera, Fabrizia Ramondino ha prodotto un’opera multiforme e variegata composta da romanzi, racconti, diari, memoir, testi teatrali, saggi e articoli in cui ha esplorato i più disparati ambiti letterari ed espressivi. La sua scrittura è nomadica ed esprime un modo di essere cittadini del mondo restando, nel contempo, ben radicati nelle proprie origini: leggere i suoi testi ci permette di compiere un viaggio nei tanti luoghi in cui ha vissuto, a partire da Napoli, Sorrento e i paesi vesuviani, per arrivare in Francia, in Germania, in Spagna, nel deserto.
Ramondino è una cantastorie, narra ciò che vede a partire da uno specifico punto di vista umano, sociale e politico: il suo. Grazie al mestiere di scrittrice riesce a mettere ordine nel caos informe della vita trasformandolo in letteratura, abbracciando con il suo sguardo storie universali che fotografano un’epoca. Raccontare Fabrizia Ramondino è un’azione necessaria da intraprendere per darle il posto che merita nel canone letterario contemporaneo, quel costrutto culturale che dovrebbe raffigurarci e rappresentarci, seguendo l’evoluzione della società nel corso del tempo.