Santi Cosma e Damiano / Rapina fuori dalla banca, revocati gli arresti domiciliari per Vozzolo e Pietropaolo

Cronaca Santi Cosma e Damiano

SANTI COSMA E DAMIANO – Un altro passo in avanti verso la definitiva libertà. Il collegio difensivo considera in questi termini l’ordinanza emessa venerdì dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli  anche a distanza di un mese ha revocato gli arresti domiciliari per due dei due presunti autori della rapina a mano armata consumata il 12 dicembre 2022 ai danni di un imprenditore 60enne di Mondragone all’esterno della filiale della Cassa rurale e artigianato dell’Agro Pontino, l’ex banca di credito Cooperativo del Garigliano, in via Francesco Baracca, in località Grunuovo, a Santi Cosma e Damiano.

Mario Vozzolo e Serafino Pietropaolo, di 44 e 49 anni, da venerdì possono lasciare le rispettive abitazioni dopo aver ricevuto dal Gip Casinelli il solo obbligo di dimora nel comune di Santi Cosma e Damiano. Il provvedimento del magistrato scaturisce da due distinte e dettagliate richieste dei legali difensori dei due indagati, gli avvocati Enrico Mastantuono e Angelo Raucci, secondo le quali a quasi sei mesi dai fatti, sono venute meno le esigenze cautelari rispetto allo svolgimento dei fatti. Vozzolo e Pietropolo hanno ottenuto la revoca dei domiciliari con l’obbligo di non lasciare il comune di Santi Cosma e Damiano, di presentarsi periodicamente presso la locale Stazione dei Carabinieri e di comunicare gli orari e i luoghi in cui saranno reperibili per i necessari controlli.

Subito dopo il colpo dello scorso dicembre era tornato a Santi Cosma e Damiano con il solo obbligo di dimora il giovane di 23 anni che, raggiunto da un provvedimento di fermo di polizia Giudiziaria emesso dal sostituto Procuratore Emanuele De Franco, era considerato il basista nell’ambito della rapina a mano armata compiuta ai danni del 60enne di Mondragone. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, poi avallata dal Gip Casinelli, un 48enne di Mondragone e, appunto, il 44enne Mario Vozzolo con il volto travisato da un passamontagna e armati di una pistola, avrebbe rapinato ben 50mila euro in contanti all’imprenditore mondragonese cliente dell’istituto di credito aurunco.

Il 23enne di Santi Cosma e Damiano, assistito dall’avvocato Anna Marciano, tornò subito in libertà e rispose a tutte le domande del Gip ribadendo la sua totale estraneità ai fatti contestati. Dimostrò di non aver mai conosciuto gli altri due presunti rapinatore del 60enne imprenditore di Mondragone e, dunque, non aver mai avuto a che fare per lo svolgimento della rapina in via Francesco Baracca e per i suoi preparativi. I Carabinieri nell’informativa alla Procura evidenziarono un dettaglio contro il 23 enne sancosimese: una delle due auto, una Peugeot 3008 a bordo della quale è giunto nel sud pontino il pregiudicato 48enne di Mondragonese pedinando la vittima, era stata individuata e sequestrata nei pressi dell’abitazione – a poco meno di un chilometro dall’istituto di credito – in cui il 23enne ha il domicilio. Le indagini nel corso di questi mesi non sono mai terminate. Per i Carabinieri del Maggiore Michele Pascale mancano all’appello altri due componenti della banda che ha rapinato ben 50mila ai danni del 60enne di Mondragone. Non c’è poi traccia del danaro in contante ma gli accertamenti compiuti nelle due Peuegot 3008 lasciate abbandonate a San Cosma e alla periferia di Mondragone, unitamente al contenuto del sistema di video sorveglianza dello stesso istituto di credito, alle testimonianze raccolte e all’esame dei telefonini e degli indumenti indossati dai tre, potrebbero ancora definire la composizione di questa banda considerata “esperta e collaudata”.