Sud Pontino / Parco regionale Riviera d’Ulisse, emergono i possibili candidati alla nuova presidenza

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SUD PONTINO – Il tempo di archiviare l’esaltante overdose elettorale di domenica e lunedì scorsi, il centro destra pontino si è rimesso in moto perché, in attesa del ballottaggio in programma tra quindici giorni al comune di Aprilia, c’è da sciogliere il nodo derivante dall’attribuzione degli incarichi in seno agli enti di derivazione regionale. Uno di questi è il Parco Riviera d’Ulisse che negli ultimi giorni è tornato a far parlare per una polemica alimentata sui social (“ma non sta in cielo e in terra” ha subito chiarito l’attivo direttore Oreste Luongo) per uno scarso ruolo rivestito nell’ambito dell’approvazione di un protocollo d’intesa con il comune di Formia e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina per la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale esistente sul territorio e, in particolar modo, per la futura gestione dell’appena inaugurata area archeologico-naturalistica di Villa di Mamurra.

Il condizionale naturalmente è d’obbligo ma dovrebbe essere appannaggio di Fratelli d’Italia la presidenza dell’ente che, nato sulle ceneri del disciolto Parco di Gianola e Monte di Scauri, ha giurisdizione su quattro aree protette: a Sperlonga (Villa di Tiberio), Gaeta (Monte Orlando), Formia (Promontorio di Gianola) e Minturno (Monte d’Oro a Sc auri). Sinora il più accreditato per questo incarico era proprio il coordinatore comunale di Minturno di Fdi Vincenzo Fedele che, ottimo protagonista alle regionali del 12 e 13 febbraio, era in lista d’attesa… Fedele avrebbe ringraziato e detto di no a questa presidenza perché sarebbe diventato incompatibile per la sua attività professionale alla guida della Guardia Costiera di Formia. Se Fedele mirerebbe ad altro (l’Ater di Latina? O addirittura l’Astral?), circolano da giorni due piste che portano a Formia e a Gaeta.

Nel primo centro risiede l’avvocato Massimo Giovanchelli, l’ex assessore alla cultura al comune ed ex assesore all’ambiente alla Provincia di Latina ritenuto “molto vicino” al rieletto consigliere regionale della Lega Angelo Tripodi. E’ dal 2018 che Giovanchelli è in lista d’attesa per entrare nel mai definito consiglio direttivo dell’ente Parco, dai tempi in cui venne eletta quale presidente la Dem di Santi Cosma e Damiano Carmela Cassetta, dimessasi dall’incarico a gennaio scorso quando decise di candidarsi alle regionali nelle fila del Pd. Carmela Cassetta ha sempre governato da sola perché il consiglio regionale non ha mai ratificato due decreti dell’ex presidente Zingaretti: il primo era di un docente naturalista di Sora, il secondo riguardava l’esponente formiano della Lega.

Ora Giovanchelli ci prova per la poltrona più prestigiosa dell’ente Parco, ma il suo principale avversario è uno stimato collega che vive ed opera a Gaeta. Sino allo scorso dicembre l’avvocato Mario Paone sedeva nella Giunta di Cristian Leccese con l’incarico di assessore alla Polizia Locale quando l’incarico fu revocato (Paone era i principali sostenitori locali della candidatura al consiglio regionale del vice coordinatore laziale di Fdi Enrico Tiero) e non fu mai chiarito sul piano politico dal sindaco di Gaeta. Erano le fasi iniziali della campagna elettorale regionale, Fratelli d’Italia s’infuriò nelle diversi longitudini e latitudini, minacciò che la cacciata di Paone avrebbe condizionato il varo della Giunta Rocca in caso di vittoria (come poi è avvenuto) e Paone venne sostituito con la stessa velocità della luce dal collega penalista Stefano Martone. Con due conclusioni: lo stimatissimo Paone non è più asssessore al comune di Gaeta e Fratelli d’Italia, nonostante una fornitura industriale di Maalox, continua, tra alti e bassi (vistosa è stata l’assenza del capogruppo Marco Di Vasta nell’ultimo consiglio comunale sul porto turistico e sull’acquisizione del piazzale dell’ex stazione ferroviaria) a far parte della maggioranza Leccese.

Se andasse in porto questa pista si raggiungerebbero due-tre risultati: la posizione di Fdi nella maggioranza al comune di Gaeta diventerebbe meno aventiniana di quanto lo sia al momento, verrebbe revocato un torto politico personale al professionista Paone e a fare festa sarebbe lo stesso consigliere regionale di Forza Italia (ed ex sindaco) di Gaeta Cosimino Mitrano che potrebbe portare all’incasso il risultato politico di aver portato nella sua città la presidenza di un ente di cui è stato commissario-presidente iniziando lì la sua scalata alle posizioni che contano della politica regionale.

Il direttore dell’ente Parco Luongo tiene a precisare come sia stato lui a proporre al comune e alla Soprintendenza la firma del protocollo d’intesa per la gestione della Villa di Mamurra: “Noi abbiamo al momento vistosi vuoti d’organico sia per la manutenzione dell’area che per l’organizzazione del servizio di visite guidate nell’ambito del Parco regionale di Gianola e Monte di Scauri. Contiamo a giorni di pubblicare un bando per l’affidamento dei servizi di apertura e valorizzazione, attraverso visite guidate ed eventi, presso i tre principali siti di interesse storico- archeologico di Formia: la Tomba di Cicerone, il Cisternone Romano di Castellone e, appunto, la Villa di Mamurra. Dobbiamo fare in fretta perché questo servizio dovrebbe essere operativo dal 1 luglio 2023 quando si potrà acquistare un solo biglietto (forse dal costo di 10 euro) per visitare tre bellezze del nostro territorio”.