Latina/ La Commissione Europea assegna il premio a Della Penna per il progetto Life Rewetland

LATINA – Si terrà domani sera, 4 giugno, presso il Centro Congressi The Egg di Bruxelles, la cerimonia di premiazione dei progetti Life organizzata dall’Unione Europea. Il presidente della Provincia Eleonora Della Penna ritirerà, insieme al vice presidente Giovanni Bernasconi e alla dirigente del settore ecologia e ambiente dell’ente, Nicoletta Valle, il primo premio “Best of the best Life Environment/Information projects 2014” assegnato dalla Commissione Europea ai progetti Life che abbiano mostrato capacità di distinguersi per la produzione di miglioramenti ambientali, sociali ed economici. Il premio ricevuto dalla Provincia, che è risultata prima in assoluto in tutta Europa, è legato al progetto Life-Rewetland “Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino” di cui l’ente di via Costa è Capofila.

Il progetto Life Rewetland – “Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino”, sviluppato dalla Provincia di Latina come ente capofila, e dai suoi partner, il Comune di Latina, il Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e la società di progettazione U-Space srl, si propone di contribuire all’adozione di strategie integrate per un uso più sostenibile della risorsa idrica nel distretto idrografico della Pianura pontina, attraverso l’attivazione di sinergie tra enti, attraverso un approccio partecipato e con la realizzazione di progetti pilota a scopo dimostrativo. Il progetto mira a dimostrare l’efficacia dei sistemi di fitodepurazione diffusa per raggiungere una buona qualità delle acque e in generale per migliorare la qualità dell’ambiente. Gli obiettivi di progetto si orientano su due orizzonti: nel breve e nel medio-lungo termine. Le azioni a breve termine sono quelle che tenderanno a consolidare la diversità biologica per quelle specie il cui habitat e ad oggi in uno stato precario. In questo caso è opportuno parlare di potenziamento e non di incremento della biodiversità, poiché non si introdurranno nuove specie o condizioni per nuove specie. L’intervento sarà teso al potenziamento funzionale ecologico dell’habitat per scongiurare la prima attuale minaccia: la riduzione di diversità biologica. Le azioni a medio lungo termine invece possono fare riferimento ad un incremento di biodiversità quella connessa all’introduzione di naturalità, oggi praticamente inesistente al di fuori delle aree protette. Il progetto ha un carattere sperimentale basato su due attività dimostrative principali: la realizzazione del programma di riqualificazione ambientale e la realizzazione di quattro interventi pilota. La prima attività di programmazione ha sia un carattere sperimentale (innovazione di processo), sia un carattere dimostrativo poiché difatti vuole sperimentare e dimostrare l’efficacia di un processo di co-pianificazione alla scala vasta, mirati all’introduzione di sistemi di fitodepurazione diffusi. Con il Progetto sono stati realizzati impianti pilota di fitodepurazione diffusa che coinvolgono ambiti diversi della Pianura Pontina con l’obiettivo di indagare e valutare l’impatto, la capacità e l’efficacia di questa tecnica nel risolvere le varie problematiche nella riqualificazione ambientale di un’area vasta. I progetti realizzati sono quattro: Progetto Pilota 1 – Ecosistema filtro nell’ambito del Parco Nazionale del Circeo, Progetto Pilota 2 – Parco Lineare della Marina di Latina, Progetto Pilota 3 – Fasce tampone lungo i canali di bonifica, Progetto Pilota 4 – Buone pratiche per la gestione dell’acqua nell’azienda agricola. Per quanto riguarda i gli impianti pilota sono state utilizzate tecniche di monitoraggio ambientale per verificare gli effetti degli interventi pilota, con rilievi tramite stazioni di misura a controllo remoto (dati quantitativi) e rilievi di campagna – Campionamenti (dati qualitativi). Nell’ambito della sperimentazione che il progetto Rewetland propone sono molti gli aspetti che si prestano ad essere ripetibili in contesti analoghi all’interno dell’Unione Europea e in particolare nel Bacino del Mediterraneo, sia in termini metodologici e di processo, che tecnico-operativi. Pur riconoscendo le peculiarità locali dei luoghi, non è raro incontrare, infatti, territori similmente caratterizzati da una matrice rurale storica ed un reticolo idrico semi-artificiale e diffuso.

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