Gaeta / Autorità portuale: chiesto l’arrivo di ispettori ministeriali dopo licenziamenti dei quattro dirigenti

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GAETA – E’ approdata in Parlamento la delicatissima querelle relativa al licenziamento di quattro dirigenti dell’Autorità sistema portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale, tra cui quello dell’ormai ex responsabile della filiale di Gaeta Lucio Paone. Il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Volpi in un’interrogazione parlamentare presentata a mezzo governo Meloni – ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti. del Lavoro e delle Politiche Sociali e a quello per la Protezione Civile e le Politiche del Mare – ha chiesto ufficialmente la nomina di alcuni ispettori del governo per valutare l’operato del presidente Musolino in ordine alla clamorosa decisione di licenziare tre altolocati dirigenti dell’ex network portuale del Lazio, tra cui il gaetano Pavone. Volpi ha sollecitato di avviare “con urgenza iniziative ispettive volte ad accertare lo stato delle cose”.

A dire del deputato di Fdi il nuovo modello organizzativo dell’Authority, che – come si ricorderà – ha poi portato al decreto di licenziamento per quattro dirigenti, è “totalmente differente dal previgente e da quello in uso in tutte le altre Adsp e che sembrerebbe essere redatto senza tenere conto delle disposizioni del Ministero della Funzione Pubblica”. Ha anche ricordato, inoltre, come i quattro licenziamenti, “come stabilito dal Ministero vigilante, risulterebbero anche essere adottati in violazione della normativa applicata ai dirigenti pubblici e dell’articolo 33 del decreto legislativo numero 165 del 2001 in materia di eccedenza di personale e mobilità collettiva applicabili alle Autorità Portuali, in base al quale eventuali esuberi frutto di accorpamenti e/o riorganizzazioni successivi alla determinazione dell’organico vanno gestiti prioritariamente attraverso l’istituto della mobilità presso altre Adsp”.

Insomma i dirigenti in esubero, semmai fossero stati dichiarati tali, dovevano essere trasferiti presso altre autorità portuali richiedenti queste analoghe fiigure profdessonali . Volpi ha chiesto l’arrivo a Civitavechia e a Gaeta degli ispettori del Ministero delle Infrastruttire ricordano come i licenziamenti potrebbero esporre all’Asdp ad un ingente danno erariale per “provvedimenti dichiarati illegittimi dalla stessa direzione generale preposta alla vigilanza sulle Autorità Portuali presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In questa situazione di palese incertezza i dipendenti dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiuumicino e Gaeta venerdì sciopereranno per 24 ore. Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Mare e Porti hanno deciso di andare avanti: dunque nessun ripensamento dopo aver sospeso lo sciopero di tre ore indetto per giovedì e venerdì della scorsa settimana. Lo stato di astensione dal lavoro è stato indetto per stigmatizzare i recenti provvedimenti assunti dal presidente Musolino in materia di riorganizzazione del personale, che hanno avuto come prima conseguenza il licenziamento di quattro dirigenti. I sindacati attendono delle risposte distensive che non sono mai arrivate. Da qui la decisione di confermare lo sciopero, il primo nella quasi trentennale storia dell’Authority portuale laziale.

Intanto il presidente Pino Musolino riga dritto. Ha fatto sapere dell’arrivo mercoledì a Roma dei delegati del Bureau International des Expositions (BIE) incaricati di valutare la fattibilità della candidatura dell’Italia per Expo 2023. La visita è finalizzata alla verifica dei contenuti e della fattibilità del dossier di candidatura presentato dal comitato promotore di Expo 2023 il 7 settembre scorso a Parigi. Musolino ha confermato l’esistenza di un’agenda fitta di incontri per i delegati, iniziati nella cornice dei Mercati Traianei con un focus su “Mobilità e accessibilità” alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.  All’incontro hanno partecipato i Ceo di diverse società di trasporto, tra cui lo stesso presidente Musolino, che hanno illustrato il potenziale della logistica, della mobilità e delle capacità ricettive di Roma e del Lazio.

“Ho avuto l’opportunità di illustrare le interconnessioni marittime tra Civitavecchia e i vari Paesi del Mediterraneo sottolineando quelle che sono le potenzialità degli investimenti, ricompresi anche all’interno del PNRR. Alcuni di questi sono già partiti e altri, altamente strategici, partiranno entro l’anno. L’incontro di ieri è stato molto costruttivo: come Paese, come Regione, come Capitale e, per quanto ci riguarda, come Porti di Roma e del Lazio, abbiamo una grande opportunità di riaffermare l’importanza e la centralità dell’Italia nel mondo, rispetto anche alla concorrenza di Busan (Corea del Sud) e Riyad (Arabia Saudita)” ha concluso il numero uno di Molo Vespucci.