Scherma / Medaglia d’oro Europei Master a Ewa Kowalczyk Borowa, per anni nelle file del Club Scherma Formia

Formia Sport
Ewa Kowalczyk Borowa
Ewa Kowalczyk Borowa

SCHERMA – E’ calato il sipario sulla 13^ edizione degli Europei Master di scherma sulle pedane croate di Porec, dove l’Italia si conferma la più forte vincendo il medagliere per Nazioni e collezionando 21 medaglie (8 ori, 8 argenti, 5 bronzi).

Tra gli allori conquistati c’è anche uno attribuito alla maestra Ewa Kowalczyk Borowa, salita sul gradino più alto nel podio nella prova di spada femminile nella categoria 2. La Borowa, italo-polacca, ora alla Nedo Nadi di Salerno, è stata per 18 anni nelle fila del Club Scherma Formia collaborando con i maestri Michele e Francesco Leonardi.

La sua cavalcata agli Europei è stata perfetta: dopo i gironi con 4 successi e un solo ko, ha battuto negli assalti di diretta la tedesca Stoiber (10-4), la francese Maluccelli (10-5), la connazionale Maria Adelaide Marini (10-5) e in semifinale la svedese Warvsten (10-5). Poi il trionfo in finale superando per tre stoccate di differenza (10-7) la tedesca Hohlbein, la campionessa mondiale in carica, che negli ultimi anni le aveva più di una volta infranto la corsa verso l’oro. Questa volta è stata Ewa ad afferrare la meritata vittoria, conquistando così il suo secondo titolo europeo individuale (l’altro nel 2011 a Henin Beaumont in Francia), cui se ne aggiungono tre a squadre (2010, 2012, 2014).

Fabio Di Russo
Fabio Di Russo

Questo nuovo alloro arricchisce il suo prestigioso curriculum: campionessa del mondo nella categoria Maestri nel 2010 e quattro volte campionessa italiana Master, tutt’ora in carica. Sempre a Porec nel corso degli Europei c’era attesa anche per vedere all’opera il fiorettista Fabio Di Russo (categoria 1), cresciuto agonisticamente sulle pedane formiane insieme a suo fratello Andrea, spadista plurititolato.

Per Fabio, notaio di professione e che ora gareggia per il Circolo Scherma Terni, l’avventura continentale si è conclusa nei quarti di finale, fermato dal francese Cambon (4-10) che alla fine ha centrato l’argento. Il percorso del fiorettista azzurro era stato senza sbavature: dopo la fase a gironi chiusa con 5 vittorie e nessuna sconfitta, aveva eliminato nei 32 lo svedese Sipos (10-2) e nel tabellone dei 16 il russo Burtcev (10-4).