Itri / Giunta comunale: è attesa per la nomina del nuovo vice-sindaco, resta l’incognita Forza Italia

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ITRI – Sono ore febbrili quelle che sta vivendo la politica al comune di Itri dopo l’uscita di scena, in qualità di Vice sindaco, del neo assessore e consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Palazzo. Il condizionale non è un optional ma nelle prossime ore il sindaco Giovanni Agresti dovrebbe annunciare il nome dell’assessore cui attribuire la delega di vice sindaco dopo la decisione, anticipata su questo portale, di affidare le responsabilità amministrative sinora ricoperte dall’assessora Palazzo alla nuova arrivata nel partito di Giorgia Meloni, Alessia Mancini. Agresti sarebbe orientato ad investire della delega di vice all’attuale assessore ai Lavori Pubblici e viabilità rurale, l’avvocato Giuseppe Cece, ma l’intera situazione potrebbe complicarsi o risolversi – come ha affermato lo stesso legale – qualora le avances di Agresti venissero accettate da Forza Italia ad un anno e mezzo dalle elezioni amministrative quando gli azzurri furono determinanti per la quarta elezione a sindaco dell’imprenditore impegnato nell’assistenza riabilitativa.

Agresti ha proposto a Forza Italia lo stesso schema rifiutato dopo il voto dell’ottobre 2021: un assessorato “pesante” con la delega di vice sindaco. Gli azzurri furono chiari e categorici: non se ne parla proprio. Dobbiamo partire dal conferimento di due assessorati e poi ricomporremo la maggioranza uscita vincitrice dalle urne. Questa filosofia pensiero è stata ribadita martedì sera dal direttivo di Forza Italia che, presieduto dall’attiva segretaria Donatella Del Bove con la partecipazione del presidente Michele Stamegna, ha confermato la condizione per entrare a far parte della Giunta Agresti dopo l’uscita di scena (o almeno) dell’invisa neo consigliera ed assessora regionale Elena Palazzo: due assessorati con il bonus del vice sindaco.

Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Agresti sono state definite intempestive per due ordini di motivi: la seduta di Giunta (quella di giovedì) scelta per annunciare la promozione di Cece anticipa di 24 ore l’incontro, in programma venerdì, tra il sindaco Agresti e la delegazione di Forza Italia di cui dovrebbe essere composta dalla dottoressa Del Bove, dal plenipotenziario Michele Stamegna e – Clamoroso al Cibali – dall’ex sindaco azzurro Giuseppe De Santis che, dopo essere stato a lungo vice di Agresti in un precedente mandato amministrativo, siede ora in consiglio comunale all’opposizione rappresentando (almeno ufficialmente) il Partito Democratico. E se fosse proprio il professor De Santis l’asso della manica di Forza Italia per tentare di rientrare in maggioranza con le deleghe, pesantissime, all’urbanistica e al Pnrr, quest’ultima occupata sino a lunedì scorso dall’Onorevole Palazzo e (misteriosamente) non assegnata, insieme alle altre, alla neo assessora Fdi (ed ex Lega) Alessia Mancini ?

De Santis da tempo non vuole sentir essere tirato per la giacca, auspica un “necessario tagliando programmatico” nel caso in cui si chiedesse il suo diretto e personale coinvolgimento nell’azione amministrativa. Un fatto è certo. De Santis da settimane è tornato ad orbitare attorno al pianeta Forza Italia dimostrandolo il 12 e 13 febbraio alle elezioni regionale sostenendo il candidato ufficiale del partito itrano: l’ex sindaco di Gaeta e neo consigliere regionale Cosimino Mitrano. Insomma, se Cece dovesse essere nominato vice sindaco al comune di Itri non ci sarebbe posto per Forza Italia e viceversa. L’attendismo di queste ore poggia tutto su questo dilemma politicamente per il prosieguo dell’amministrazione itrana. 

Questo effervescente clima ha ringalluzzito l’opposizione ufficiale, quella rappresentata da “Itri Facciamo futuro” e capitanata dall’ex sindaco Antonio Fargiorgio. Il legale segnala un “silenzio assordante da 18 mesi e quel tanto sbandierato cambio di passo, quella avveniristica visione di Itri non si sono assolutamente visti. Anzi. I problemi restano sul tavolo, con un’Amministrazione incapace di farvi fronte, preoccupata soltanto dei propri numeri ed equilibri. Si tratta di un’Amministrazione che pare più attenta agli sviluppi del “toto spartizione deleghe” (dopo la necessaria fuoriuscita dalla giunta dell’attuale consigliera regionale, Elena Palazzo), che interessata alla soluzione di problematiche che si trascinano senza che si abbia la volontà politica di affrontarle e prima ancora la capacità di farlo. Ciò che desta magiore scalpore è il silenzio, assordante, che circonda questa inettitudine politica, indipendentemente dalle passerelle che si fanno in occasione di qualche evento, culturale o istituzionale, dove in tanti occupano la scena, impegnando parte del loro intervento a ringraziare i presenti con cui condividono il palco. Tutto il resto è noia, volendo parafrasare un vecchio successo del mitico ‘Califfo’ Califano… Lavori pubblici zero, pulizia del paese ai minimi storici (altri tempi quando, a livello regionale, Itri veniva premiata come comune riciclone e virtuoso!!!), visione politica non pervenuta, favori a parenti ed amici… tanti. Adesso – si affiancano all’ex sindaco Fargiorgio le consiglieri comunali Tiziana Ialongo e Vittoria Maggiarra – in occasione del prossimo bilancio, ci vedremo raccontare il libro dei sogni, sentiremo parlare di fantasmagorici tesoretti, ma sarà fumo negli occhi, nulla di più.

Il paese langue, è moribondo, condannato ad una preoccupante situazione di stallo da cui chi ci governa non è in grado di farlo venir fuori. Tante, troppe oramai le situazioni delle quali non si riesce a venire a capo. La videosorveglianza, già approvata e finanziata dall’Amministrazione Fargiorgio, non è mai realmente partita e pure per l’investimento il Comune sta pagando gli interessi di un finanziamento, senza aver ancora realizzato l’intervento. Stesso discorso per la realizzazione del nuovo impianto della pubblica illuminazione nel centro storico, per la quale la precedente Amministrazione provvide ad approvare e finanziare un progetto davvero epocale, dopo averne discusso con i cittadini residenti nel luogo. E che dire dei soldi ricevuti in eredità dalla precedente Amministrazione – ricorda aggiungendo proprio l’ex sindaco Fargiorgio- per la realizzazione del primo tratto della Itri-Sperlonga in zona Torretta, per gli interventi a mitigazione del rischio idrogeologico in località Comignano e Rignano, delle cui opere non si vede l’inizio? Della vicenda dei pozzi non si parla più e chissà se ci sarà modo di parlarne ancora… Non è questa la via da percorrere se si vuole il bene di Itri, i problemi vanno affrontati e risolti, senza fare spazio ad atteggiamenti propagandistici che sono oramai venuti a noia alla cittadinanza!”

“Itri facciamo futuro” denuncia l’esistenza in quello che definisce “deserto amministrativo” “il silenzio di tante, troppe voci che, anni addietro, sembravano animate, anzi possedute, da uno spirito critico ed oggi invece non si levano più, anch’esse colpite dal nichilismo politico-amministrativo che ha occupato la nostra cittadina. L’imperativo è svegliarsi, uscire da questo stato politico semicomatoso, ricordarsi dei valori per i quali si è sempre combattuto e nei quali si è sempre creduto. Questo silenzio non fa onore, a nessuno”.