FORMIA – Nessuna estorsione e tantomeno alcuna forma di stalking è stata attuata nei confronti di una ragazza che, all’epoca dei fatti – nel 2018 – aveva soltanto 16 anni. Il giudice unico del Tribunale di Cassino, Maria Cristina Sangiovanni, ha assolto un giovane di Formia, L.C., ora 24enne ma all’epoca 19enne, dalle accuse di aver condizionato negativamente un fidanzamento come tanti. Il giovane era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex ragazza perchè durante quel fidanzamento – che si è protratto sino al 2020- avrebbe richiesto, dietro minacce di ritorsioni alla famiglia e violenze fisiche alla minorenne, continue somme di denaro.
Secondo l’accusa L.C. avrebbe preteso 1700 euro a fronte dei quali però la giovane, terrorizzata, sarebbe riuscita a trafugare in casa
Il legale difensore di L.C., l’avvocato Gianluca De Meo, ha chiesto ed ottenuto l’assoluzione del suo assistito per entrambi i reati. Ha dimostrato l’inattendibilità della presunta vittima nel corso delle due deposizioni cui è stata sottoposta davanti il Tribunale di Cassino e per aver omesso delle circostanze e dei dettagli rilevanti nell’ambito del suo racconto poi successivamente emersi. Il Tribunale di Cassino ha creduto a L.C. credendo verosimile che la denuncia potesse esser stata formalizzata dall’allora minorenne esclusivamente dal timore reverenziale che la ragazza nutriva nei confronti del padre, tutt’altro che consenziente alla frequentazione della figlia nei riguardi dell’ormai ex imputato.