Sud Pontino / Promettevano il posto fisso, tutti condannati

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SUD PONTINO – Tra Formia e Minturno, un gruppo di persone è stato condannato per vari reati, tra cui traffico di influenze illecite, violenza privata, truffa ed estorsione. A capo del sodalizio c’era un uomo di Cellole, trasferitosi nella zona e vantante presunte conoscenze con pubblici ufficiali. Questi prometteva posti di lavoro presso enti pubblici in cambio di ingenti somme di denaro in contanti da parte delle vittime o dei loro familiari. Il gruppo operava dal 2018 e contava su una pluralità di complici che fungevano da garanti. L’uomo si faceva accompagnare da un autista a bordo di un’auto con un lampeggiante blu per accrescere la sua credibilità. Nel febbraio 2020, le indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Formia avevano portato all’arresto domiciliare del capo del sodalizio, Nino Di Filippo, e all’avviso di garanzia per altre otto persone.

La sentenza del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Tania Tavolieri, ha condannato tutti gli imputati col rito abbreviato. Nino Di Filippo è stato condannato a 2 anni di reclusione e 900 euro di multa, mentre gli altri co-imputati complici hanno ricevuto condanne tra 2 mesi e 1 anno. In particolare: 1 anno per il 56enne formiano Salvatore Treglia; 8 mesi per Maria Di Filippo, Annarita Di Mambro e Monica Barra; 2 mesi per Angela Tomao. 9 mesi e 8 mesi per Paolo De Chiara e Luigi Giacco. Gli imputati erano difesi agli avvocati Cardillo Cupo, Palermo, Nanni, Mastantuono, Improta, Di Matteo e Fiorillo. Nelle indagini, sono state ricostruite nove vicende, tra cui quella di una vittima diventata a sua volta procacciatrice di nuovi soggetti da raggirare.