FORMIA – Forse si è aperto uno spiraglio positivo per la risoluzione della vertenza, economico-sindacale ma anche occupazionale e giudiziaria, legata al pastificio Paone di Formia. L‘attuale patron della “Domenico Paone spa” , il manager italo-argentino Alejandro Octavio Quentin, si è dichiarato pronto a cedere il ramo d’azienda e, con esso l’attuale organico formato da 32 dipendenti, alla “Corex spa”, la società di Battipaglia che, proprietaria dello stabilimento nella zona industriale di Penitro, ha chiesto ed ottenuto anche dalla settima sezione civile della Corte d’Appello la disponibilità dell’intero pastificio per cessata locazione.
Il dottor Quentin ha rivelato di aver formalizzato lo scorso 28 gennaio questa proposta alla Corex incontrando venerdì mattina i delegati della Flai Cgil e della Uila Uil, dell’associazione industriale e delle Rappresentanze sindacali interne. L’amministratore della “Domenico Paone spa” si è detto pronto ad effettuare un passo di lato, ad uscire di scena insomma, a condizione però che entro il prossimo 28 febbraio ci sia una relativa e congrua risposta, naturalmente positiva in termini economici, da parte dell’amministratore della società salernitana, Salvatore Pisani.
Le maestranze confidano ora in “un gesto di buona volontà” da parte della Corex che ha sempre dichiarato la propria disponibilità a subentrare nella gestione produttiva dello stabilimento alimentare di Formia e ad assorbire parte dell’attuale organico. Gli stessi operai continuano a mantenere attivo il presidio aperto nei giorni scorsi davanti l’ingresso lo stabilimento formiano soprattutto dopo il mancato svolgimento di un incontro convocato dallo stesso Quentin all’indomani della sentenza negativa da parte dei giudici d’appello. Questo presidio – hanno annunciato i lavoratori – sarà permanente sino alla fine del mese, alla vigilia, il 4 marzo prossimo, della scadenza di un’altra tranche della cassa integrazione ordinaria iniziata il 5 settembre scorso a causa del caro energia. Le stesse maestranze hanno annunciato che la Cig per il periodo 15 ottobre 2022 – 5 dicembre 2022 , dopo essere stata autorizzata, è stata liquidata dall’Inps in questi giorni.
Gli stessi lavoratori hanno aggiunto concludendo l’accettazione della cassa integrazione per la sua seconda parte, per il periodo 6 dicembre 2022 – 4 marzo 2023.