Sanremo terza serata, i Måneskin scuotono l’Ariston, Grignani canta due volte e si scioglie

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Attenzione: articolo ad alto contenuto ironico.

SANREMO – Sì, siamo sopravvissuti a questa serata che è durata quasi 6 ore, in alcuni Paesi sarebbe sequestro di persona, ma Sanremo viene una volta all’anno, richiede sacrificio (di sonno) e devozione. E soprattutto, una buona dose di ironia, se si vuole sopravvivere ai fatti e misfatti del festival e a tutto il carrozzone che ruota intorno all’evento italiano dell’anno.

Ieri sera abbiamo visto tutti i cantanti in gara. 28 in cui rientrano anche le 6 “giovani proposte” che ormai nessuno chiama più così dai tempi di Pippone nazionale (Baudo, ndr). Esibizioni memorabili? Non particolarmente. Di certo alcuni cantanti sono migliorati, hanno preso più confidenza col palco, hanno contenuto meglio l’emozione (e quindi hanno steccato meno), alcuni si sono persino vestiti meglio (Alleluja!), ma la serata di ieri è stata abbastanza monotona.

Di sicuro quest’anno manca molto l’elemento comico, ridotto a qualche sporadica apparizione di dubbia ilarità (leggasi Angelo Duro) o a qualche ospitata promozionale, come Siani che è salito sul palco all’una di notte passata e che ormai fa ridere solo le mensole. Personalmente, sento tanto la mancanza di presenze fisse che lavorano tanto e bene sulle caratterizzazioni e sui testi. Penso a chi è già stato al festival come Virginia Raffaele, Luca e Paolo, Crozza… insomma, la presenza di una persona briosa, divertente e soprattutto intelligente che dia una scossa alla lunga lista della spesa… ops, pardon, volevo dire dei cantanti. E una svegliata a tutti noi che guardiamo da casa o in platea.

Ieri, inutile girarci intorno, per Amadeus il momento di punta erano i Måneskin. Carina l’idea di salire dalla platea, mescolarsi col pubblico, entrando quasi in sordina, senza presentazioni con videotributi e slogan promozionali (De Filippi docet), l’ho interpretato come un gesto di umiltà. Sono giovani, belli (quasi tutti), frizzanti. Ieri si sono dati all’Ariston con affetto. D’altronde, X-Factor li ha lanciati nello showbiz, ma è dalla vittoria a Sanremo che per loro è cambiato tutto.

Con gratitudine si esibiscono in un medley dei loro successi, poi arriva la guest star Tom Morello e presentano insieme il loro ultimo singolo Gossip. Niente di memorabile, pure Morello si esibisce nella performance inserendo il suo repertorio di chitarrista navigato, però senza offendere nessuno, caro Ama, non sono d’accordo: il più grande chitarrista al momento è Slash, abbi pazienza.

Comunque si nota che la band romana è stanca. D’altronde, provateci voi a cantare ininterrottamente da due anni ovunque siate chiamati ad andare, “in tutti i luoghi, in tutti i laghi, in tutti i palchi” per parafrasare qualcuno. Che sia su un palco, in uno show televisivo, oltre oceano, i 4 ragazzi stanno profondendo molte energie. È giusto, è il loro momento. È pure il loro mestiere. Li guardavo ieri sera, mezzi nudi e molto stilosi (a proposito, chi ha detto capezzoli fuori ha vinto) e pensavo “che bella la gioventù”. Victoria sempre gran gnocca, Damiano molto glamour con quei capelli rasati, Eitan finalmente pettinato, Thomas “facce improponibili) il più scompigliato (come al solito). Hanno pure imparato a suonare meglio, che volere di più?

E qui, altro disappunto. Quest’anno, a parte la loro presenza e quella di Pelù – che però non sono in gara – non c’è un solo cantante o gruppo che rappresenti il rock. Vecchie glorie, nuovissime mode, ma il sano, puro, confortante rock non è di casa a Sanremo. Sono molto contrariata, dovevo dirlo. Almeno sabato rivedrò i miei amatissimi Depeche Mode, mi consolo così.

Questione classifica.

Ieri alle 2 di notte, tra una scalciata del mio cane e gli stecchini nelle palpebre per tenermi sveglia, ho appurato dalla classifica generale (sempre provvisoria, grazie al cielo) che il televoto è sempre fonte di ignominie.

Ultimo ha smosso tutta la sua fan base per risalire rapidamente e ritrovarsi secondo (addirittura!!). Mengoni, che ieri sera sembrava un gaucho d’estate, grazie al cielo resta in testa. Mi stavo preoccupando, lo ammetto. Elodie scende precipitosamente, Lazza sale e si posiziona nella top 5 (almeno una gioia). Mammone, regala i fiori alla madre in platea. Chissà cosa doveva farsi perdonare.

Pure Madame, che nemmeno ieri sera sono riuscita a capire, guadagna terreno, ma chi mi ha stupito di più è stato tale Mr Rain, che ho preso al Fantafestival ma non so chi sia. Con quella canzonetta da recita scolastica e la paracula presenza dei bambini, al momento è terzo. Terzo. Non me ne capacito. I bimbi sono dei fiorellini, dolcissimi e meravigliosi, ma si chiama sfruttamento minorile, ciccio.

Mi sono stupita per gIANMARIA che risulta tra gli ultimi, Eppure, aveva una folta schiera di ragazzine adoranti. Cos’è successo, Gianma? Ci dobbiamo preoccupare? Forse se mostri i capezzoli pure tu, puoi ancora farcela.

Agli ultimi 4 posti, tra i giovanissimi Olly, Shari, Shetu e il tenerissimo Will, c’è pure Anna Oxa in terzultima posizione. Non oso immaginare le urla agghiaccianti col suo staff. Sarà incazzatissima. Lei che non prende bene nessuna critica, madame “tweet al vetriolo” contro stampa e chiunque faccia osservazioni sulla sua performance o la sua canzone (che è proprio brutta, santo cielo). Me la immagino a sfasciare la camera d’albergo. D’altronde, se lo fa Blanco sul palco… Anna, tu sei brava, ma questo pezzo è solo urla berbere e gargarismi.

Oltretutto, circola da ieri sera la voce che lei e Madame sarebbero state protagoniste di una presunta lite dietro le quinte a suon di bicchieri d’acqua in faccia. Una bufala, messa in giro da qualche social media manager, per far creare il caso “bicchierigate”. Tutto prontamente smentito dalle dirette interessate, dalla Rai e persino dai bicchieri d’acqua che svolgevano tranquillamente il loro compito dietro le quinte. Meglio così, anche perché sarebbe stato ridicolo. Senza tirate di capelli e morsi, che lite sarebbe?!

Il mio pezzo di cuore, Gianluca Grignani, ieri sera era in gran forma. Canta due volte. Dopo il primo minuto di esibizione dice che non sente bene in cuffia, ferma tutto, lancia una frecciatina a Blanco (“Ora sono grande, ho imparato come si fa”) e ricanta. Colpo da maestro. Ho capito persino tutte le parole. Intenso, presente a se stesso. Bellissima la giacca bianca con la scritta sulla schiena NO WAR e l’abbraccio ad Amadeus, per me vince tutto. Bravo, Gianlù. Poco dopo qualcuno prova a infangarlo, dicendo che ha bestemmiato in diretta tv. Una menzogna creata da qualcuno piccolo piccolo. Fatevene una ragione: Grignani è tornato.

Paola e Chiara risalgono la china, sempre più plastificate. Paola in particolare sembra un’altra persona ma, come si suol dire, dove c’è gusto non c’è perdenza. Giorgia ieri sera finalmente era pettinata e con un bell’abito. Ok, ho capito che la manicure manco a parlarne, però un make up un tantino più sofisticato no? Io ci provo, hai visto mai.

Non commento tutta la classifica, ma mi spiace per Levante che ha un bel pezzo, particolare, sentito, e al momento è alla posizione 21, immediatamente prima dei Cugini di Campagna. Mi fanno tenerezza, eppure la canzone scritta da La rappresentante di Lista non è male. Probabilmente sono fuori tempo massimo, ma tanto di cappello che a quell’età hanno ancora la voglia (e il coraggio!) di mettersi quei zatteroni, lustrini e paillettes e resistere fino alle 2 di notte. Io ero sul divano e mi sentivo stanca!

E poi c’è lei, la perla di ieri sera, Paolo Egonu. Una campionessa che non ha bisogno di presentazioni, la stella della nostra nazionale, la schiacciatrice più forte di tutti i tempi. Bellissima, col primo abito sembrava una dea greca. Elegante e raffinata con tutti gli outfit proposti. Dolce, gentile, sorridente e pure spigliata. Era perfetta. Il suo monologo mi è piaciuto, ma non era necessario. Non ha nulla di cui scusarsi con nessuno, non ha nulla più da dimostrare a nessuno. È una campionessa, nera e italiana. Non c’è niente di strano, è la nostra realtà, il nostro presente, il terzo millennio. Eppure anche stamattina sui social ho letto commenti indegni e meschini. Voglio credere che siano una minoranza, devono avere una vita triste e vuota, non c’è altra spiegazione.

In ultimo, il Peppino Di Capri gate: che fine ha fatto? Avrebbe dovuto esibirsi, invece al suo posto ci ha messo una toppa Massimo Ranieri, sempre con un piede all’Ariston, hai visto mai… Pare che abbia avuto un problema di calo di voce per il freddo. Forse lo vedremo stasera. Vai tranqui, Peppì. Fino a sabato c’è tempo per ritirare il premio alla carriera. Intanto stasera tutti sintonizzati per la serata Duetti & Medley, chissà che ne viene fuori. Io attendo i Baustelle e Sarcina con le sue Vibrazioni, almeno un po’ di rock stasera c’è.

Cordialmente vostra.

 

(Photo credits: Daniele Venturelli/Getty Images)