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Formia / Atletica leggera, campionati indoor: un argento ed un bronzo per la Poligolfo [VIDEO]

FORMIA – Un secondo ed un terzo posto. Con questo bilancio domenica sera si è conclusa la partecipazione della Formia Atletica leggera Poli Golfo ai campionati italiani indoor di atletica leggera per le categoria “Juniores e Promesse” che si sono svolti sull’anello di Ancona. Confermando di attraversare un felice momento di forma dopo il “minimo” di 12 metri e 76 ottenuto la scorsa settimana a Rieti con c ui potrà partecipare la prossima estate ai campionati europei Under 20 a Gerusalemme, Claudia Tessitore con 12.74 nel salto triplo si è dovuta inchinare soltanto alla quasi italiana Baoofa Mifri Veso dell’Atletica Brugnera Friulintagli. La neo campionessa tricolore ha vinto la gara con 12.88, misura saltata nel quarto e sesto tentativo.

Claudia Tessitore nella pedana di Ancora è stata l’unica in grado di contrastare la Baoofa in termini determinazione, carattere e pulizia tecnica della sua prestazione. Dopo il nullo iniziale, la triplista formiana ha inanellato a seguire un 12.45, un 12.30, ancora un nullo, un 12.59 e nel sesto ed ultimo salto il 12.79 che le ha consentito di meritare l’etichetta di essere stata l’unica avversaria in grado di impensierire la neo campionessa italiana juniores del triplo, scesa in pedana con il personale di 12.97.  Sul gradino di questa prova tricolore è salita una ragazzina di 17enne di cui si sentirà parlare in futuro: si tratta della doppia figlia d’arte Greta Donato (Fiamme Gialle Simoni). La figlia del bronzo olimpico di Londra 2012, Fabrizio Donato, alla terza gara di triplo in carriera è “atterrata” a 11metri e 94 centimetri conseguendo, di fatto, il suo personale e respingendo l’assalto portatole, a due centimetri, da Alessia Ruzza dell’Atletica Gallaratese

Se ad Ancona la Tessitore ha convinto, nella stessa specialità l’entourage della Formia Atletica Leggera Poli Golfo del presidente Vincenzo Scipione attendeva qualcosa di più dal vice campione europeo “Allievi” Nicolò Cannavale. L’atletica seguito da Dimitri Chinappi è giunto “soltanto” terzo al termine della prova tricolore vinta da Leandro D’Amore delle Fiamme Gialle Simoni con la misura di 15 metri e 20 centimetri nel quinto e penultimo salto. “Non abbiamo visto lo stesso Nicolò di domenica scorsa a Rieti – hanno commentato i professori Chinappi e Scipione – Qualcosa si è inceppato nella rincorsa e abbiamo registrato un stop emotivo del nostro atleta nel momento in cui D’Amore ha guadagnato il comando della gara”.

E così purtroppo è stato. La prova del triplo è stata caratterizzata dal testa e testa tra D’Amore e Cannavale, che dopo il nullo iniziale, il 14. 84 ed un altro nullo, guadagna il primo posto parziale nel quarto salto con la misura di 14.95 davanti a Manuele Pagliano (Avis Barletta) e allo stesso D’Amore. A questo punto la terminava la gara di Cannavale. D’Amore nel quinto ‘jamp’ acciuffava il primato con la misura (15.20) che gli ha regalato il titolo . Cannavale “rispondeva” con 14.71, superato anche da Pagliano che c on 14.98 ipotecava il secondo posto tricolore che formalizzava con 15.13 nel sesto ed ultimo tentativo. Se D’Amore gestiva la gara ormai vinta con 15.09, Cannavale con una ricorsa non ottimale doveva accontentarsi di un modesto (per lui) 14.57.

Non sappiamo cosa sia succcesso al nostro specialista – hanno concluso il duo Chinappi-Scipione – ma la sua prestazione non è stata di quella da incorniciare. D’Amore, che aveva un personale di 14.63, si è migliorato e, poiché, v ogliamo vedere sempre il bicchiere sempre mezzo pieno siamo ugualmente contentiper un aspetto: Nicolò con 14.95 ha stabilito il suo primato personale indoor migliorando il suo “personal best” che era di 14.62”.

Decisamente da dimenticare (e subito) la prestazione colta agli italiani indoor del terzo formiano in gara. Luca Zangrillo si è presentato ai nastri di partenza della prova tricolore del lungo juniores ma con la misura di 7.06. Favorito era il campione europeo Mattia Furlani che, vantando un personale “monstre” di 8.04, ha recitato con dovizia di particolari questo ruolo. Lo specialista dell’alto e del lungo delle Fiamme Oro Padova ha vinto la prova tricolore della prima specialità con 7.74 (davanti ad Alessandro Carugati, Atletica Osa Saronno, con 7.36) ma non ha convinto assolutamente Luca Zangrillo che non è riuscito a qualificarsi per la finale. Si è dovuto accontentare di un 6.68 al terzo ed ultimo tentativo dopo gli iniziali 6.67 e 6.65. Per il lunghista allenato dal professor Chinappi la trasferta di Ancona è terminata con un decimo posto nella classifica finale del lungo juniores al coperto.

Il week end per la Formia Atletica Leggera Poli Golfo deve essere comunque incorniciato per quanto è stato capace di fare nella lontana Lodz , in Polonia, un atleta di spessore internazionale che ha deciso di essere tesserato per la società formiana.

Nel meeting, l’Oren Cup, che ha salutato il positivo esordio stagionale nel 2023 del campione olimpico di Tokyo Marcell Jacobs – il velocista azzurro si è imposto abbastanza agevolmente nei 60 metri con il crono di 6.57 (quattro centesimi meglio della batteria, corsa in 6.61) – ha brillato la stella del filippino ma formiano d’adozione Ernest John Obiena nel salto con l’asta. Il bronzo mondiale di Eugene 2022 ha vinto la sua gara (al secondo tentativo) con la misura di 5.77 tenendo a debita distanza (ha anche fallito tre volte i 5.92) l’americano Sam Kendricks , il polac co Piotr Lisek ed il redivivo azzurro Claudio Stecchi, per tutti e tre la misura è stata di 5.70.

Ma chi è Ernest John Obiena? Originario di Manila dove è nato il 17 novembre 1995, l’astista della Formia Atletica Leggera è un ingegnere elettronico che nel suo paese è considerato uno degli sportivi più noti e conosciuti. Ha deciso di affidarsi alle cure di Vitaly Petrov – lo storico coach dello “zar” Sergej Bubka – e questa saggia scelta gli ha dato ragione. Obiena vanta un primato personale di 5.94 che gli ha consentito di conquistare la scorsa estate il bronzo ai mondiali americani di Eugene. In sala ha saltato due volte 5.91, il 4 marzo 2022 a Rouen in Francia e lo scorso 2 febbraio ad Uppsala, in Svezia. Nel suo palmares spiccano nel 2019 gli oro ai Giochi Asiatici di Doha e nello stesso anno alle Universiadi disputate allo stadio Maradona di Napoli. Se ai Giochi di Tokyo 2021 dovette accontentarsi dell’11° posto, Obiena vanta anche un argento ai Giochi del sud est asiatiuco di Singapore nel lontano 2015 e, due anni più tardi, un bronzo ai Campionato asiatici di Bhubaneswar, in India.

Ma perché Obiena gareggia con la maglia verde della Formia Atletica Leggera? Lo rivela il presidente Scipione: “Ernest è un talento di questa specialità e, al momento, è, se sta bene, tra i pochi ad impensierire il primatista mondiale e campione olimpico e mondiale Armand Duplantis. C’era il rischio che potesse abbandonare l’Italia perché non aveva il permesso di soggiorno. Ci chiese di essere tesserato per la nostra società e non ci pensammo due volte a dirgli dì sì”.

Il grande cuore di Formia che batte forte…forte e ovunque.

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