FORMIA – Sono indirizzate nel mondo della tossicodipendenza cittadina le indagini del commissariato di Polizia di Formia per
risalire agli autori dell‘incursione vandalica consumata nella notte tra martedì e mercoledì all’interno dell’ex Caserma dei Carabinieri che nella centralissima via Lavanga ospita alcuni uffici e servizi del comune, tra cui l’anagrafe. Proprio quest’ultima, al piano terra, è stata il bersaglio privilegiato dei ladri che si sono introdotti nello storico stabile utilizzando come varco una finestra in vetro divelta, lungo la scalinata di collegamento alla vicina stazione ferroviaria, con un tubolare abitualmente utilizzato per predisporre le impalcature nell’edilizia. I principali danni dell’incursione notturna sono stati provocati negli uffici dell’anagrafe ma – secondo una prima ricostruzione degli inquirenti – non sarebbero state prelevate le nuove carte d’identità elettroniche e i documenti definiti “sensibili”.
E’ stato asportato, invece, del denaro in contante che gli impiegati avevano lasciato nei propri cassetti. Stesso clichè al primo piano dell’ex caserma, che ospita l’ufficio elettorale del comune di Formia, quando qualcosa bruscamente è avvenuto con la fuga repentina dei ladri, usciti attraverso la stessa finestra da cui erano entrati. Sono in corso ora mirati accertamenti sulle numerose tracce lasciate dai ladri in prospettiva che la responsabile del servizio, la dottoressa Alessandra Di Nitto, formalizzi la denuncia contro ignoti nella giornata di giovedì. Gli inquirenti stanno comparando le tracce rinvenute con quelle trovate all’interno della pasticceria Vezza e nel Caffè Bitti che, distanti non molto lontano dall’ex Caserma dei Carabinieri – come si ricorderà- erano stati visitati (probabilmente dagli stessi ladri) nella stessa notte alcuni giorni prima di Natale.
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