Gaeta / Revoca assessore Paone, per i vertici provinciali di Fratelli d’Italia: “fatto gravissimo”

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GAETA – Forza Italia chiarisca e lo faccia subito e alla luce del sole. Non si è attendere la severa presa di posizione dei vertici, provinciali e regionali, di Fratelli d’Italia alcune ore dopo che il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, tra il plateale imbarazzo di molte componenti della sua maggioranza eletta soltanto il 12 giugno, ha revocato all’avvocato Mario Paone le deleghe assessorili Polizia locale, Protezione Civile, Sicurezza, Mobilità e Trasposti, Mitilicoltura e portualità del comune di Gaeta. Il primo cittadino azzurro aveva ha motivato questa scelta inattesa “in considerazione di una necessaria discussione avviata all’interno della maggioranza finalizzata – ha scritto Leccese – alla giusta rappresentatività politica dell’ente”.

Se nel mirino del sindaco di Gaeta in carica (e soprattutto del suo predecessore Cosimino Mitrano, uno dei sei candidati di Forza Italia nella provincia di Latina per il consiglio regionale del Lazio) era finito, in effetti, l’operato del consigliere comunale di Fdi Marco Di Vasta che avrebbe sostenuto la posizione delle minoranze di centro sinistra di evitare di sopprimere le commissioni consiliari permanenti. In effetti la revoca dell’assessore Paone si inquadrebbe in una lotta intestina all’interno del centro destra dopo la decisione del candidato di Fdi Enrico Tierto di inaugurare a Gaeta un proprio comitato elettorale nel feudo elettorale per antonomasia dell’ex sindaco Mitrano

A replicare a muso duro al sindaco Leccese – come avevamo anticipato – non è ora il candidato Tiero (che di Ddi è il vice coordinatore regionale) ma niente meno che i portavoce regionali e provinciale del partito, Paolo Trancassini e Nicola Calandrini. Le parole utilizzate sono eleganti ma l’incipit iniziale sintetizza la portata della richiesta di chiarimenti:”Vorremmo sapere quale sia la posizione di Forza Italia sulla revoca dell’assessore Mario Paone decretata oggi dal sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Si tratta di un fatto gravissimo – hanno tuonato Trancassini e Calandrini – nei riguardi di un assessore che rappresenta in giunta Fratelli d’Italia, il quale ha onorato con diligenza i propri impegni nei confronti della coalizione di centrodestra e dei cittadini di Gaeta. Un fatto ancor più rilevante perché avviene nel corso di una difficile campagna elettorale regionale che ha come avversario la sinistra e il suo malgoverno”.

Insomma i vertici provinciali e regionali di Fratelli d’Italia non lo dicono espressamente ma sono chiari quando definiscono immotivata la cacciata dell’avvocato Mario Paone: “Ribadiamo la nostra lealtà nei confronti dei partiti del centrodestra che stanno lavorando per conquistare la Regione Lazio e con i quali governiamo l’Italia. Riteniamo però la rimozione dell’assessore Paone un atto ingiusto, politicamente grave e sbagliato – concludono Trancassini e Calandrini – I vertici di Forza Italia a tutti i livelli devono chiarire la loro posizione per risanare al più presto questo strappo che rischia di trasformarsi in un regalo imperdonabile ai nostri avversari“.

Trancassini e Calandrini hanno espresso la loro vicinanza, umana e politica, all’assessore Paone – al quale nella serata di ieri è stato notificato il provvedimento di revoca da parte di un messo comunale e che ha fatto sapere di non voler più far parte della Giunta al comune di Gaeta neanche in caso di un chiarimento che, allo stato dei fatti, appare essere improbabile) e al coordinatore comunale del partito Marco di Vasta “che stanno lavorando con rigore e lealtà per Gaeta e che non hanno mai messo, in alcun modo, in discussione il leale rapporto tra le forze della coalizione”.

La presa di posizione di Trancassini e di Calandrini, senza quella di parte di Tiero, è finalizzata a congelare questa controversia e a risolverla dopo il voto regionale del 12 e 13 febbraio. Ma il partito di Giorgia Meloni non ci sta. La scorsa primavera aveva rinunciato a dar vita ad un asse elettorale con la Lega ma poi il tandem Mitrano-Leccese la convinse a far parte della coalizione vincitrice del elezioni amministrative del 12 gennaio ma senza simbolo nazionale. Dopo il danno, anche la beffa proprio no.

(In copertina, immagine di repertorio: Nicola Calandrini ed Enrico Tiero)