Formia / Criticità al pronto soccorso dell’Ospedale “Dono Svizzero”, la Uil Fpl scrive al Direttore generale dell’Asl Latina

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FORMIA – La UIL FPL Latina ha scritto una lettera al Direttore Generale della Asl Latina Dott.ssa Silvia Cavalli per denunciare le criticità del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia. “La UIL FPL Latina, sollecitata dai lavoratori interessati – si legge nella missiva – ritorna a rappresentare la grave criticità organizzativa della UOC in oggetto e pertanto porta all’attenzione della SV. la particolare problematica al fine di un tempestivo intervento risolutivo.

Uno dei problemi più importanti riguarda la tensostruttura che avrebbe dovuto assicurare la stabilizzazione dei pazienti Covid-19 e il loro solerte e successivo smistamento presso altre strutture sanitarie più idonee. Purtroppo, la tensostruttura in questione è divenuta oramai un reparto di degenza ordinario Covid-19 e con un solo infermiere dedicato, senza medico e senza OSS, non si garantisce compiutamente la conformità con quanto disposto dalle normative vigenti in termini di standard minimi assistenziali!

La scrivente O.S. ha subito manifestato le proprie preoccupazioni e perplessità sulla tenuta organizzativa della nuova struttura, difatti a distanza di appena un anno, si riscontra un perenne disagio organizzativo che determina uno stress lavorativo correlato con conseguente nocumento dello stato psico-fisico dei lavoratori! La UIL FPL Latina non può sottacere su questa grave situazione, poiché mina fortemente la sicurezza sui posti di lavoro e se non corretta potrebbe ripercuotersi, finanche, sull’efficienza e sull’efficacia delle cure e dell’assistenza rivolta agli utenti.

Forse sarebbe il caso di prevedere un reparto di degenza Covid-19 anche per il bacino d’utenza Centro-Sud della provincia individuando una location presso l’ex ospedale di Gaeta o il P.O. di Fondi? La UIL FPL Latina, per quanto sopra esposto, rimane disponibile per un tempestivo confronto sull’argomento pur di trovare soluzioni condivise, però in caso contrario sarà costretta, suo malgrado, a interessare gli organi competenti superiori per la salvaguardia della salute dei lavoratori e dei cittadini-utenti”.