Gaeta / Orario prolungato per la scuola elementare “Don Bosco”, lo sentenzia il Tribunale

Cronaca Gaeta

GAETA – L’istituto comprensivo “Principe Amedeo” di Gaeta provveda subito alla riattivazione dell’orario prolungato, di 40 ore settimanali, per la classe seconda B della scuola primaria “Don Bosco” in località Calegna. L’ordine, perentorio, è contenuto in un’ordinanza che, emessa dalla prima sezione del Tar del Lazio sezione di Latina, fa ora, per certi versi, giurisprudenza. A chiedere ed ottenere il pronunciamento favorevole dei giudici amministrativi del capuologo pontino erano stati nove genitori che non avevano accolto favorevolmente lo scorso settembre, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, la comunicazione della nuovo dirigente scolastica della “Principe Amedeo”.

La professoressa Carla Cantelli, dopo una segnalazione orale datata il 24 agosto, aveva provveduto ad informare il 29 l’ufficio scolastico provinciale ed il 5 settembre in una lettera ai legali di fiducia mandava su tutte le furie i genitori dei bambini prossimi a frequentare la seconda elementare del plesso “Don Bosco”: niente orario prolungato di pomeriggio e, dunque, niente mensa perché non ci sarebbero i necessari docenti. E invece i legali dei genitori, la gran parte lavoratori, gli avvocati Daniele Lancia e Giuseppe Di Principe, hanno dimostrato il contrario: l’organico docenti per l’anno scolastico 2022-2023 sarebbe stato identifico all’ultimo scolastico quando l’allora classe I B aveva regolarmente effettuato l’orario prolungato anche di pomeriggio.

Sulla scorta di questa ricostruzione il Tar ha annullato il contenuto del diniego scritto della preside del 5 settembre e, accogliendo la domanda di tutela cautelare dei genitori, ha motivato lo svolgimento dell’orario prolungato. Innanzitutto perché ai genitori non erano state garantite “un’adeguata informazione e la necessaria istruttoria”. Ai bambini – e l’ha evidenziato il Tar – devono essere garantite la continuità didattica e forme di socializzazione anche di pomeriggio. In più gli stessi alunni, nonostante l’età, possono contribuire ad ottenere un risparmio energetico con la chiusura di sabato della loro scuola.