Formia / Interdittiva anti-mafia: chiusura non rispettata, avviata indagine interna al Comune

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Continuano a far discutere le interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Latina Maurizio Falco nei confronti di due attività commerciali di piazza Tommaso Testa a Formia perchè controllate da un imprenditore 29enne calabrese che, secondo le risultanze investigative dei Carabinieri, sarebbe contiguo alla cosca calabrese dei Talia operante nell’area di Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria. Il comune di Formia ha avviato intanto una verifica interna per accertare eventuali responsabilità sul mancato rispetto di un’ordinanza emessa lo scorso settembre per una delle due attività di piazza Testa. Prevedeva la chiusura di un dehors perchè svolgeva la sua attività sul suolo pubblico ma senza alcuna autorizzazione del comune.

Quell’ordinanza, benchè fosse stata regolarmente notificata, non è stata mai eseguita. Da qui la decisione del neo comandante della Polizia Locale del comune Domenico Di Russo di effettuare, all’indomani della firma delle due interdittive antimafia del Prefetto Falco, un sopralluogo con l’intento di accertare eventuali responsabilità sul mancato rispetto dell’ordinanza di settembre. Intanto il sindaco Gianluca Taddeo ha fatto sapere che, appena al comune di Formia saranno notificate le due interdettive antimafia, lo sportello unico per le attività produttive avvierà il procedimento amministrativo per revocare le autorizzazioni commerciali al 29enne imprenditore calabrese nell’estate 2020 e lo scorso luglio.