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Formia / Maltempo, revocata l’ordinanza di sgombero per i residenti di via Gramsci

FORMIA – “Noi abbiamo effettuato gli interventi di nostra competenza. Ora il comune di Formia faccia la sua parte mettendo in sicurezza, sul piano idrogeologico l’intera area, ai piedi della ferroviaria Roma-Napoli”. Non sono proprio contenti i componenti delle otto famiglia di Formia che nella giornata di martedì hanno ricevuto notificata l’ordinanza del sindaco Gianluca Taddeo, che revocando un suo precedente provvedimento (l’ordinanza numero 50 del 19 novembre scorso), ha autorizzato il ritorno di questi cittadini nello stabile al civico 26 nel condominio “La Valle” in via Gramsci.

Risultò essere l’immobile più danneggiato in occasione della bomba d’acqua del 19 novembre. Si verificarono l’inondazione di un seminterrato, il crollo di una parete divisoria tra due boinato lo sgombero dei piani alti dello stabile”. Se il comune ha interdetto l’impianto ascensore sino alla verifica da parte di un manutentore, la nuova ordinanza del sindaco Taddeo fa divieto di utilizzare proprio il box garage di questo fabbricato “ogni qualvolta viene emanata un’allerta meteo per rischio idraulico”.

Solo nei giorni scorsi la Giunta Municipale a causa del maltempo del 19 novembre aveva deliberato, a distanza di un mese, una seconda richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale quantificando in una relazione inviata alla Regione Lazio in due milioni e 150mila euro i danni provocati da 800 millimetri di pioggia caduti nell’arco di 4 ore . Il Comune di Formia era arrivato anche a censire i costi affrontati nell’immediato: 10mila euro per l’allontanamento ed il pernottamento di una trentina di cittadini evacuati e 32 milioni euro per il ripristino della funzionalità di alcuni servizi pubblichi e la bonifica di strade e piazze .

Nella stima dei danni del comune la parte più rilevante riguarda nuovamente i principali corsi d’acqua che attraversano la città: dopo il maltempo del 19 novembre per la loro bonifica e per la rifunzionalizzazione della pubblica illuminazione serviranno – come detto – oltre due milioni di euro e il cedimento di parte della pavimentazione del piano interrato di un appartamento. I condomini, una trentina, avevano nominato un tecnico (l’ingegner Carlo Di Russo) che proprio nella giornata di martedì ha comunicato al comune il completamento di una serie di interventi di somma urgenza come la raccolta delle acque piovane e “la cessazione delle cause che avevano determinato”.

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