Cronaca

Frosinone / Spaccio delivery e furti di componenti auto nella Stellantis, smantellato gruppo criminale

FROSINONE – Spaccio delivery e furti di componenti di Giulia e Stelvio all’interno dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. E’ quanto i finanzieri del Gruppo di Cassino che nella giornata di lunedì hanno notificato quattro provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale della Città Martire, ipotizzano per un unico gruppo criminale operante nel cassinate. Una persona è finita in carcere, una ai domiciliari, mentre per uno è stato disposto l’obbligo di firma e per una quarta persona il divieto di dimora.

Le indagini dei militari del comandante Papale, sono scattate nei confronti dell’uomo che oggi è finito in carcere, accusato di essere a capo di un gruppo che, nonostante le restrizioni relative al Covid negli anni 2020 e 2021, continua a spacciare droga senza problemi. Come? Con un servizio di consegna a domicilio, direttamente a casa del cliente. Indagando sullo spaccio però si è scoperto che, secondo le accuse, l’uomo oggi in carcere gestiva anche un giro di furto e ricettazione di componenti all’interno dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano.

Secondo gli inquirenti un dipendente infedele Stellantis carpiva le informazioni sulla consegna e sullo stoccaggio del materiale da rubare in fabbrica, furti notturni a partire dal novembre 2020. A quel punto, con le vedette all’esterno e coinvolgendo un autotrasportatore ciociaro che aveva accesso alla fabbrica, il materiale rubato in fabbrica veniva caricato sul camion. In questo modo potevano essere elusi anche i controlli, aumentati sulle strade, a causa delle restrizioni anticovid.

I pezzi rubati erano i cosiddetti “Hot End”, i terminali di scarico di Giulia e Stelvio, pezzi sempre più ricercati, ma non solo per la vendita al mercato nero, ma anche perché contengono metalli preziosi, quali rodio, palladio e platino. Quei pezzi venivano poi ricettati in Campania. Nel corso delle indagini sono stati recuperati 128 catalizzatori e circa 25 mila euro in contanti, considerato parte del profitto realizzato con la ricettazione.

Share