Infiltrazione della criminalità organizzata: il Governo scioglie i comuni di Anzio e Nettuno

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ANZIO / NETTUNO – Dureranno moltissimo – un anno e mezzo – i commissariamenti dei comuni di Anzio e Nettuno. A deciderlo era stato nella tarda serata di lunedì il Consiglio dei Ministri , a margine della stessa seduta che ha licenziato la prima manovra del governo Meloni. Nei due principali comuni del litorale romano si tornerà a votare nella tarda primavera del 2024 essendo venuti meno i presupposti normativi perché il voto anticipato avvenisse già nel corso della primavera del 2023.

Differenti sono le motivazioni che hanno spinto il Governo a sciogliere i comunali di Anzio e Nettuno. Per il primo è stata riscontrata una palese infiltrazione della criminalità organizzata e, nello specifico, della ‘ndrangheta. Se un analogo provvedimento dell’esecutivo è stato adottato per il comune di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria, il consiglio dei Ministri ha sciolto il consiglio comunale di Anzio, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000, “in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi”.

A proporre lo scioglimento del comune di Anzio, diretto dal sindaco Candido De Angelis, è stato il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi che, in qualità di Prefetto di Roma, lo scorso agosto era stato il destinatario delle relazioni elaborate dalle commissioni di indagine che l’altissimo funzionario Ministeriale aveva inviato ad Anzio (il cui consiglio comunale sarebbe scaduto proprio nel maggio 2023) a fine febbraio all’indomani dell’operazione anti –ndrangheta che portò all’arresto di 65 persone e all’accertamento di contiguità tra amministratori comunali dei due comuni ed esponenti della criminalità organizzata finiti nella stessa inchiesta.

Inoltre, il Consiglio dei ministri, sempre “in considerazione dei gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato l’affidamento a una commissione straordinaria, per diciotto mesi, della gestione del Comune di Nettuno”. Il Consiglio di quest’ultimo era stato già sciolto, con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2022, in quanto non aveva approvato il rendiconto di gestione riferito all’esercizio finanziario del 2021.