Gaeta / Piazza Risorgimento: dal tennis alla sosta, le obiezioni del consigliere D’Amante

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GAETA – Non convince la procedura con cui l’amministrazione comunale di Gaeta ha deciso di trasformare piazza Risorgimento nel tratto iniziale del quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo. Le sue perplessità l’ex sindaco Silvio D’Amante, in qualità di capogruppo consiliare della lista civica che porta il suo nome, le ha esternate lunedì in un’interrogazione inviata, tra gli altri, al sindaco della città Cristian Leccese, all’assessore alle Opere Pubbliche Simone Petruccelli e alla segretaria generale del comune Patrizia Cinquanta. Laddove ha operato per decenni la storica Cittadella del tennis di Gaeta saranno realizzati stalli per la sosta ma l’ex sindaco D’Amante ricorda come piazza Risorgimento sia urbanisticamente disciplinata dal piano regolatore generale del comune di Gaeta e dal piano particolareggiato del centro storico di S. Erasmo , come “verde pubblico attrezzato”.

Insomma i due strumenti urbanistici vigenti non prevedono per l’area la possibilità di ospitare parcheggi ed il consigliere D’Amante, facendo ricorsa all’autoironia, si chiede se nel frattempo sia stata approvata o meno dal consiglio comunale una duplice variante al prg e al piano particolareggiato. Per l’esponente di “Insieme con Silvio D’Amante sindaco un fatto è certo: i lavori sono ricominciati “senza una tabella, obbligatoria per legge che indichi il tipo di lavoro, il progettista, la ditta che esegue i lavori, il costo, il direttore dei lavori, il responsabile della sicurezza”. D’Amante suggerisce un immediato intervento della Polizia locale per censire quelle che definisce “plateali inadempienze e violazioni” e, al netto di tutto, precisa come “il centro storico di Gaeta S.Erasmo inizi alle porte Carlo V e i piani urbanistici vigenti lo certificano con le relative indicazioni per le scelte urbanistiche”.

I lavori di riqualificazione, a quanto pare molto discussi, di piazza Risorgimento hanno animato il dibattito sui social con diverse e significative prese di posizione. Una di queste è di Franco De Angelis, consigliere comunale uscente di Demos: ” In questa battaglia in Consiglio Comunale credo che sarai solo – ha scritto rivolgendosi a D’Amante – A favore di quello scempio votarono 14 consiglieri e un consigliere si astenne. Il sottoscritto”.

Durissimo il commento dell’ex assessore all’urbanistica del comune di Gaeta, Salvatore Mola: “Caro Silvio, se i lavori non sono conformi agli strumenti urbanistici perché non chiedere alla polizia municipale (sic!) edilizia di intervenire come prevede la legge?” E la querelle è solo agli inizi…