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Terracina / Rapporti con il clan Di Silvio, arriva la condanna per l’ex consigliera Gina Cetrone

Cronaca Terracina

TERRACINA –  Mano pesante del Tribunale di Latina nei confronti dell’ex consigliere regionale del Pdl Gina Cetrone e per l’ex marito Umberto Pagliaroli, tra gli imputati nell’ambito dell’operazione “Scheggia” che permise alla Dda di Roma di accertare una serie di illeciti, tra cui quello di aver acquistato voti con il contribuito del clan Di Silvio in occasione delle campagna elettorale al comune di Terracina nel 2016.

Cetrone e Pagliaroli, dopo due ore di camera di consiglio, sono stati condannati dal presidente del collegio penale Caterina Chiaravellotti anche per estorsione, illecita concorrenza e violenza privata rispettivamente a sei anni e mezzo di reclusione, mentre per Armando “Lallà” e Gianluca Di Silvio è stata emessa una condanna a 4 e 8 anni e mezzo di carcere. In sede di requisitoria i Pm della Dda Luigia Spinelli e Corrado Fasanella avevano sollecitato per la Cetrone e per l’ex marito una condanna di sette e mezzo ciascuno di carcere mentre erano stati sollecitati tredici anni di carcere ciascuno per Armando Lallà Di Silvio (gli è stata riconosciuta la violenza privata ma non l’estorsione) e per il figlio Gianluca.

Il Tribunale penale di Latina infine ha condannato Cetrone, Pagliaroli e Gianluca Di Silvio all’interdizione dai pubblici uffici e quella legale per la durata della pena mentre per Armando Di Silvio l’interdizione dai pubblici uffici è stata fissata in cinque anni. Mentre in occasione della lettura della sentenza Gina Cetrone scoppiava in un pianto dirotto, il Tribunale ha riconosciuto un risarcimento danni di 5mila euro all’associazione anti mafia ‘Caponnetto’ che si è costituita parte civile nel procedimento.