Sud Pontino / “Summer Compliance”, stabilimenti balneari al setaccio della Guardia di Finanza

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SUD PONTINO – Più di venti lavoratori irregolari, oltre 800 mila euro sottratti al fisco. È quanto ipotizzato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate a carico di alcuni stabilimenti balneari del sud pontino nell’ambito dell’operazione “Summer Compliance”. L’operazione delle Fiamme è nata a margine di uno specifico monitoraggio volto a contrastare il diffuso fenomeno del “sommerso d’azienda” e dell’evasione fiscale.

Sono state prima censite quelle posizioni che venivano ipotizzare “a rischio”, attraverso una preliminare mappatura dei soggetti economici nel settore dei servizi balneari attivi sul litorale del Sud-Pontino. Poi  è stata svolta una mirata attività di analisi su quei soggetti  che, pur operando e percependo redditi, non  avevano presentato le dichiarazioni fiscali nel periodo d’imposta 2019 o che presentavano parametri di affidabilità anomali e sintomatici di violazioni fiscali. Anomalie – dicono gli investigatori- emerse poi anche dall’analisi della documentazione.

Quello che la finanza definisce gli indizi di evasione raccolti  hanno consentito di ricostruire le effettive somme incassate ma non dichiarate, pari a più di  800 mila euro. Ma – come detto – gli interventi  hanno anche permesso di accertare irregolarità per più di 20 lavoratori, o perché sprovvisti della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, o perché retribuiti “in nero” o ancora per violazioni alla normativa giuslavoristica, che mira a che contrastare le forme di sfruttamento del lavoratore come, ad esempio,  quelle sugli obblighi di concessione al personale dipendente dei periodi di riposo garantiti dalla Legge.