Minturno / Pescatori sfrattati dal porticciolo di Scauri e “deportati” a Formia

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MINTURNO – “Cinque milioni di euro per la riqualificazione dell’area Sieci a Scauri e mancano poche centinaia di migliaia di euro per mettere in sicurezza il porticciolo della Darsena Flying di Scauri e la scogliera in maniera tale da proteggere le barche dei pescatori professionali ormeggiate in quel posto da decenni. Oggi sfrattati a causa dell’autorizzazione stagionale dello stesso porticciolo e per motivi di sicurezza i pescatori di Minturno saranno costretti a trasferirsi a Formia con un aggravio di costi e di tempo per la categoria e le loro famiglie”. Lo dichiara Erminio Di Nora, responsabile UNCI Agroalimentare per il Golfo di Gaeta.

“Alzarsi alle 4 la mattina per raggiungere Formia, prendere il motopesca per arrivare sul punto prospiciente il litorale di Minturno dove sono state “mollate” le reti per poi salparle e portarle presso il porto di Formia per la pulizia e la successiva commercializzazione del pescato – continua Di Nora – aumenterà notevolmente i costi. Una volta pulite le reti e venduto il pescato dovranno tornare presso le loro abitazioni in Minturno per mangiare e poi ritornare a Formia per “buttare” ancora le reti in mare. Possibile che dopo circa 20 anni che quel porticciolo viene utilizzato come attracco per la piccola pesca le amministrazioni che si sono succedute A Minturno non siano riuscite a trovare una soluzione? Io mi vergogno!”

“Chiedo aiuto a quanti possono sostenere questo mio appello perché sembra impossibile che un Comune come il Nostro, con una storia di pesca centenaria non abbia un porticciolo dove attraccare le imbarcazioni della piccola pesca. Aiutateci!”, conclude Di Nora.