Minturno / Torbidità e autobotti irraggiungibili, Fratelli d’Italia invita Il Comune a sollecitare Acqualatina

Attualità Minturno

MINTURNO – Sulla questione della costante torbidità dell’acqua che puntualmente con le prime piogge si ripresenta, sono intervenuti il dirigente regionale del dipartimento professioni di Fratelli d’Italia  Avv. Marco Moccia e il delegato del partito al centro storico Massimiliano Messore i quali dichiarano: “il maltempo dei giorni scorsi ha procurato nuovamente il fenomeno dell’acqua torbida per le utenze domestiche, problematica che da tempo immemore si ripete dimostrando quanto il gestore idrico non sia in grado di garantire un servizio efficiente alla cittadinanza, il tutto in spregio ai copiosi aumenti in bolletta imposti da Acqualatina e votati pedissequamente dall’amministrazione Stefanelli”.

“Oltre a questo continuo disagio per i cittadini-proseguono Moccia e Messore- ci preme segnalare che nel Centro Storico di Minturno per l’ennesima volta l’autobotte di Acqualatina è stata posizionata da tutt’altra parte rispetto a quanto indicato negli SMS di avviso e dal sito comunale, questo ha creato ulteriori difficoltà ai cittadini, infatti l’autobotte non è stata posizionata in piazza Castello(Portanova) ma in via Generale Ciufo, posto disagevole per gli anziani e anche per le persone non automunite. Altra cosa che ci ha lasciato perplessi è stato il fatto che la popolazione della parte bassa del centro storico, non ha avuto a disposizione nessuna autobotte in questi giorni di emergenza, perciò, alla luce di quanto esposto pocanzi-concludono i dirigenti del partito di Giorgia Meloni-  chiediamo all’amministrazione comunale di farsi portavoce con Acqualatina per un posizionamento più consono delle autobotti, visto che il gestore ha botti anche più piccole e posizionarne una anche in piazza Kennedy per le persone che abitano nella parte bassa del centro storico, oltre ovviamente a rivedere la propria politica di compiacenza nei confronti del gestore idrico tutelando i cittadini minturnesi.”