Latina / Voto di scambio politico mafioso: disposta l’archiviazione per Matteo Adinolfi [VIDEO]

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LATINA / L’ipotesi accusatoria era grave: voto di scambio politico mafioso. A distanza di 15 mesi dalle contestazioni mosse dalla Direzione Distrettuale antimafia, il Tribunale di Roma ha archiviato il procedimento aperto nei confronti dell’ex coordinatore provinciale di Latina della Lega e attuale parlamentare europeo Matteo Adinfolfi. A chiedere l’archiviazione del procedimento nei confronti del deputato pontino sono stati i Pm Corrado Fasanelli e Luigia Spinelli della Dda capitolina ed il sostituto procuratore Claudio de Lazzaro e a disporla in un decreto “ad hoc” è stato il Gip Bruno Azzolini. Adinolfi era stato accusato nel luglio 2021 di essere stato aiutato dai 45 mila euro versati dall’imprenditore dei rifiuti di Cisterna Raffaele Del Prete e da uno dei suoi più stretti collaboratore, Emanuele Forzan al clan Di Silvio alle elezioni amministrative del comune di Latina del 2016 per ottenere favori elettorali, almeno duecento voti.

Il parlamentare europeo della Lega ha subito dichiarato di essere assolutamente estraneo alle accuse che gli vennero mosse, “una teoria accusatoria che – fece sapere –  di tanto in tanto rispunta dopo le dichiarazioni rese dai collaboratore di giustizia Riccardo Agostino e Renato Pugliese”. Il parlamentare della Lega aveva chiesto ed ottenuto di essere ascoltato dai pm inquirenti con una garanzia: “Vediamo cosa dicono le carte, io ho fiducia nella magistratura, ma io so che non ho fatto nulla“. E così è stato. In una conferenza stampa organizzata martedì presso il Circolo cittadino di Latina Adinolfi, visibilmente commosso, ha sostenuto come questa archiviazione abbia posto fine “ad un incubo durato 15 mesi, ad uno dei momenti più bui della mia vita. Ho deciso, a ragione, di ibernarmi dall’attività politico-istituzionale.

“E’ stata dura – ha dichiarato Adinolfi nell’intervista video allegata – ma la verità, alla fine, è venuta a galla. Ho continuato a svolgere il mio mandato elettivo a fari spenti. Adesso voglio di gridare al cielo la mia innocenza su quanto falsamente attribuitomi ma il senso dell’attesa e del gran rispetto che nutrivo e nutro nei confronti della magistratura, anche di quella inquirente, mi hanno dato ragione. Ringrazio, infine, anche la mia famiglia che mi ha sorretto, come non mai, in questo periodo di grande prova”.

A commentare per primo il decreto di archiviazione del Gip Azzolini è stato il coordinatore regionale della Lega , il neo Senatore Claudio Durigon: “Finalmente. Dopo 15 mesi si chiude una pagina di cronaca giudiziaria in un nulla di fatto. Non avevamo dubbi circa la totale estraneità di Matteo alle accuse a lui mosse. Viene da chiedersi se certa stampa darà lo stesso spazio riservato alla vicenda un anno e mezzo fa anche a questa notizia. Ora ricominciamo, con ancor più determinazione, con quella buona politica che da sempre caratterizza l’azione della Lega sul territorio”.

Sulla stessa falsariga la breve dichiarazione del capogruppo leghista alla Regione Lazio Angelo Tripodi: “Sono contento per l’archiviazione dell’amico Matteo Adinolfi, eurodeputato della Lega, con il quale ho condiviso anche una lunga esperienza amministrativa e politica. Ha sofferto molto, insieme ai familiari e alla nostra classe dirigente, per questa vicenda giudiziaria, da cui è uscito a testa alta credendo pienamente nella giustizia. La nostra comunità, a partire da Latina, riabbraccia Matteo e riparte con maggiore forza e determinazione sul territorio per le importanti sfide”.

Anche dal sud pontino, da Formia in particolar modo, sono arrivati attestati di felicitazioni per l’archiviazione disposta nei confronti del deputato europeo della Lega: “Il partito riabbraccia una delle sue colonne, uno dei suoi fondatori in provincia di Latina – ha commentato il capogruppo Antonio Di Rocco – Avevamo bisogno di lui e della sua esperienza politica per avere quel sostegno in vista degli imminenti appuntamenti elettorali che sono le regionali di inizio anno. Avevamo un giocatore in panchina – ha concluso Di Rocco – ora potrà essere della partita per vincerla”.

Europarlamentare Matteo Adinolfi (Lega) sull’archiviazione per voto di scambio politico-mafioso: