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Gaeta / Gestione dei rifiuti, si aggiudica l’appalto europeo la “De Vizia Transfer”

GAETA – E’ l’appalto più oneroso mai bandito nella storia recente dal comune di Gaeta. E’ quello giunto a conclusione in questi giorni per la futura gestione del ciclo dei rifiuti. Ad aggiudicarsi l’appalto europeo è stata la De Vizia Transfer che torna ad occuparsi di questo delicato servizio a Gaeta a distanza di 12 anni dall’ultima esperienza imprenditoriale ed economica. La “De Vizia Transfer” dovrà gestire un budget davvero importante messo a disposizione del comune, di quasi 54 milioni di euro, nell’ambito di un capitolato approntato dall’ex assessore all’ambiente del comune Felice D’Argenzio per l’affidamento del nuovo servizio integrato di rifiuti.

Qualche anticipazione; l’mporto a base di gara è stato pari ad 48.630.174,39 euro, di cui . 270.308,16 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed 7.611.552,00 euro per attività di smaltimento/recupero/trattamento dei rifiuti non soggetti a ribasso, oltre l’Iva al 10% per 4.863.017,44 euro, per complessivi 53.493.191,83 euro. Il servizio costerà al comune di Gaeta 5.403.352,71 euro, di cui 30.034,24 euro per gli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso ed 845.728,00 euro gli oneri di smaltimento/recupero/trattamento dei rifiuti non soggetti a ribasso, oltre IVA al 10% per 540.335,27 euro per complessivi 5.943.687,98 euro.

Il nuovo concessionario sarà in carica, di fatto, per i prossimi sei anni e la lunga durata dell’affidamento, prorogabile di ulteriori tre, è stata volutamente una delle caratteristiche dell’appalto concluso con la vittoria per soli due punti sull’attuale società concessionaria, la “Del Prete” . Nel 2020 il comune di Gaeta era rimasto senza servizio quando la società romana Eco Car, vincitrice di un appalto nel 2014, fu raggiunta da due interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Latina in relazione al servizio precedentemente svolto a Catania.

L’incarico all’impresa di Cisterna, poi diventata concessionaria del servizio al Comune di Minturno, fu inizialmente di sei mesi ma fu poi prorogato più volte prima della decisione, in sede di valutazione delle offerte pervenite, di cambiare registro….tornando però all’antico. Finisce definitivamente in soffitta anche la reclamizzata volontà di alcuni sindaci di dar vita ad consorzio tra comuni per la gestione integrata dei rifiuti. Ciascuno continua ad operare in maniera unilaterale e soprattutto a privatizzare il servizio che resta pubblico solo a Formia e a Ventotene grazie alla municipalizzata Formia Rifiuti zero. La De Vizia Transfer torna a Gaeta dopo aver superato indenne quella che stava diventando una tempesta giudiziaria. Nel marzo 2014 il sostituto procuratore Giuseppe Miliano chiese addirittura al Gip sedici misure cautelari in relazione alla paventata frode sul contratto dei rifiuti posto in essere dal comune di Gaeta e la De Vizia Transfer per alcuni episodi che si sarebbero verificati dal 2009 al 2011 nella parte conclusiva del mandato del sindaco Antonio Raimondi.

Ci fu un rimballo di competenze tra i Tribunali di Latina e Cassino sull’accoglimento o meno della richiesta di arresto formulata dal dottor Miliano. Intervenne le Cassazione che invitò a decidere il Gip del Tribunale di Latina nel momento in cui il territorio del sud pontino (e dunque Gaeta) con il riordino del sistema giudiziario stava finendo sotto la competenza del Tribunale di piazza Labriola. Il Gip del Tribunale di Latina – per la cronaca – non accolse mai quei provvedimenti nei confronti di alcuni amministratori del comune e della De Vizia Transfer. Nella richiesta cautelare figurarono reati pesantissimi come l’associazione a delinquere finalizzata alla frode nelle pubbliche forniture, truffa ai danni del comune di Gaeta, falso e abuso d’ufficio. Ma cosa sarebbe successo in quei tre anni nel palazzo municipale di XIX Maggio? Le contestazioni penali palesate dal Pm furono le stesse che furono al centro del nucleo di valutazione dei dirigenti del comune di Gaeta in ordine alla gestione del servizio da parte della “De Vizia Transfer”, accusata di aver omesso di ottemperare ad alcune clausole contrattuali relative al posizionamento dei cassonetti, allo stato dei mezzi meccanici impiegati e alla creazione.

E non è finita. Di fronte alle omissioni imputate alla De Vizia, il comune fu accusato di aver incaricato un’altra società per far fronte agli impegni contrattuali che avrebbe dovuto assolvere la società concessionaria del servizio. Il Comune di Gaeta finì sul banco degli imputati per non essersi accorto di nulla. Anzi, la De Vizia, a fronte delle irregolarità contrattuali che le furono rilevate, propose una transazione mettendo sul piatto i ritardi del comune nell’onorare le fatture emesse nei suoi riguardi. Nel mirino del Pm Miliano finirino i vertici dell’amministrazione Raimondi – compresi i tre assessori all’ambiente che furono nominati in quel triennio – ma anche quelli della società appaltatrice che furono arrestati nel 2012 a Ponza per l’illegale gestione dei rifiuti.

Un fatto è certo. Le richieste del Pm non furono mai accettate dal Gip, la stessa Procura finì per chiedere l’archiviazione del suo teorema d’accusa ed ora il comune di Gaeta si affida di nuovo alla De Vizia Transfer.

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