Sperlonga / Annullato il concerto del cantante neomelodico Rosario Miraggio, la bagarre

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SPERLONGA – Non si svolgerà più venerdì sera, alle 21.30, a Sperlonga, in occasione della festività patronale dei Santi Leone e Rocco, l’esibizione del cantante neo melodico Rosario Miraggio, balzato agli onori della cronaca per avere dedicato – secondo l’accusa – una canzone a Nicola Carfora detto “Nicola ’o fuoco” , il boss di Castellamare di Stabia condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore caseario Michele Cavaliere.

A renderlo noto, dopo le polemiche sollevate dall’ex sindaco di Formia Paola Villa e dal deputato uscente Raffaele Trano, è stata la parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo di Sperlonga che aveva invitato Miraggio nella prima delle tre giornate dedicate ai festeggiamenti patronali. L’annullamento del concerto di Miraggio non è stato accompagnato da una motivazione ufficiale e la cosa ha fatto indispettire non poco l’artista partenopeo: “Potrei scrivere – ha fatto sapere su facebook – che il mio concerto sia stato annullato per motivi tecnici ed organizzativi, ma io non so e soprattutto non voglio raccontare bugie al mio pubblico”. Lo stesso cantante melodico sa, invece, che la sua esibizione è stata provocata da alcuni articoli di stampa che avevano accusato Miraggio di aver salutato dal palco Nicola Carfora durante un concerto di circa 13 anni fa . “Si tratta di ricostruzioni strumentali, rispetto alle quali – ha aggiunto Miraggio – non potevo sapere allora. Come non posso saperlo oggi, essendo invaso da richieste di videomessaggi e fotografie, alle quali non mi sottraggo minimamente, a chi mi rivolgo”.

L’artista campano si considera “profondamente addolorato” per l’atteggiamento che avrebbe assunto – a suo dire – il parroco di Sperlonga, don Gaetano Manzo, che, dopo aver promosso il concerto, ha ritenuto opportuno annullarlo. Se per Miraggio il sacerdote “avrebbe dovuto informarsi e capire”, il cantante ha concluso con una provocazione che alimenterà altre polemiche. Nonostante l’annullamento dell’evento, devolverà alla stessa parrocchia che l’aveva invitato l’intero cachet del concerto.

“Avrei potuto tacere – ha concluso su facebook – ma attraverso la mia musica e la mia persona, sono riuscito a dare una speranza alle donne vittime di violenza, a rivendicare il riconoscimento di diritti mancati”.