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Gaeta / “Un Parco da aMare senza plastica”, si parlerà dell’inziativa alla Base nautica Flavio Gioia

Trash floating on the Marseille shore line, Bouches-du-Rhône, France.Water pollution is largely caused by human activity and has had a major impact on our local waterways and their ability to be healthy and function naturally. Water pollution, by the release of waste products and contaminants into surface runoff into river drainage systems, leaching into groundwater, liquid spills, wastewater discharges, eutrophication and littering.Pollution is the introduction of contaminants into an environment that causes instability, disorder, harm or discomfort to the ecosystem i.e. physical systems or living organisms. Pollution can take the form of chemical substances, or energy, such as noise, heat, or light. Pollutants, the elements of pollution, can be foreign substances or energies, or naturally occurring; when naturally occurring, they are considered contaminants when they exceed natural levels. Pollution is often classed as point source or nonpoint source pollution.

GAETA – Venerdì 22 Luglio, alle ore 10:30, a Gaeta, presso la Base Nautica Flavio Gioia, verrà dato avvio a “Un Parco da aMare senza plastica”.  L’iniziativa rappresenta l’evoluzione di “We Love marenostrum”, attività portata avanti in passato dalla Base Nautica Flavio Gioia di Gaeta, azienda che intende aderire, in maniera strutturale, alle azioni di contrasto ai rifiuti in ambiente marino, previste dal contratto di costa “Riviera di Ulisse foce del Fiume Garigliano”.

A tal scopo, i pescatori e i diportisti di Gaeta, che volontariamente aderiranno, riceveranno reti speciali per raccogliere le plastiche di superficie. I rifiuti raccolti verranno, poi, gestiti dal Comune di Gaeta e dalla ditta Del Prete s.r.l. L’auspicio, è che siano sempre più numerosi i diportisti volontari armati di retino e buona volontà, che sperimentino la pratica virtuosa del boat&clean, ripulendo il mare dai rifiuti e dalla plastica.

“Non è soltanto – affermano gli organizzatori – un’iniziativa di salvaguardia del patrimonio che avvolge la Riviera di Ulisse, ma anche un’opportunità che stimola cittadini e turisti a mettere in pratica azioni green a casa propria, attraverso un concorso social  che premia e mette una cornice ‘digitale’ ai migliori volontari”.

La maggior parte della plastica presente nei nostri mari proviene dalla terraferma e circa l’85% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge europee è sempre plastica. Oltre alla grave minaccia per la biodiversità e per la salute umana, i rifiuti marini gravano sull’economia dell’Unione Europea perché danneggiano particolarmente i settori turistico-ricreativo e quello ittico (attività che, a loro
volta, contribuiscono all’inquinamento del mare).

L’iniziativa, che sarà estesa nelle prossime settimane ad altri approdi della riviera, tra cui il porto di Sperlonga e il circolo Caposele di Formia, punta, quindi, a mitigare la problematica delle plastiche in mare coinvolgendo in maniera sinergica cittadini, enti, associazioni e imprese.

Sono grata a quanti parteciperanno all’iniziativa, innanzitutto pescatori e diportisti. Ma spero che diventi un atteggiamento di ognuno di noi: lasciamo al nostro mare e alle nostre spiagge le conchiglie e i sassi levigati” – dice la Presidente del Parco Carmela Cassetta – “e riempiamo, invece, i nostri retini di cicche di sigaretta, plastiche monouso e quant’altro possiamo. Un piccolo gesto per restituire alle future generazioni il mare pulito che ricordiamo nella nostra infanzia”.

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