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Sperlonga / Inquinamento fognario, Acqualatina interviene sui dati di “Goletta Verde”

SPERLONGA – Un allarme inquinamento ambientale lungo il litorale di ponente di Sperlonga? Non ci risulta. A dirlo ora, dopo le perplessità manifestate dal sindaco Armando Cusani, è anche il direttore del settore tecnico di Acqualatina Ennio Cima. La segnalazione di Goletta Verde circa un presunto caso di fenomeno di inquinamento ambientale per l’esistenza di scarichi fognari non depurati è stata smentita anche dall’ente gestore, lo stesso di cui aveva chiesto l’intervento il sindaco Cusani, unitamente all’Arpa Lazio e alla Capitaneria di porto di Gaeta, dopo l’allarme lanciato dalla Legambiente attraverso la sua campagna estiva di monitoraggio delle acque destinate alla balneazione.

La Goletta Verde aveva denunciato, invece, l’esistenza di una criticità ambientale nei pressi del “Civico 469” di via Pilestra, altro non è che la sede del depuratore comunale di proprietà di Acqualatina. Il responsabile del suo settore tecnico ha reso pubblici i risultati dei campioni effettuati durante la prima parte del 2022 e l’ingegner Cima sostiene che “sono risultati tutti conformi in relazione ai limiti contenuti all’autorizzazione allo scarico”. Acqualatina ammette che gli scarichi, naturalmente depurati, dell’impianto non finiscono direttamente nel mare antistante ma, attraverso una condotta sottomarina, vengono allontanati ad una distanza di oltre un chilometro dalla costa. Acqualatina – e dunque il sindaco di Sperlonga – arrivano ad una conclusione: questo scarico non può avere a che fare con la campagna di indagini promossa dalla Legambiente.

Il sindaco Cusani rinnova, a distanza di giorni, le sue perplessità: Goletta Verde non gli ha ancora inviato i prelievi compiuti specificando anche quando sarebbero stati effettuati. Se avessero avuto un risultato negativo, era giusto ed opportuno che, in qualità di massima autorità sanitaria, adottasse eventuali provvedimenti a tutela della sanità pubblica…per di più nel ‘cuore’ dell’estate..

Dalla depurazione alla gestione della risorsa idrica il passo è breve. Il capogruppo della lista Cusani, Luciano Magliozzi, è intervento per censurare la recente decisione della Conferenza dei Sindaci dell’ex Ato 4 di aumentare le tariffe dell’acqua dell’8,45% per quest’anno e del 5% per il prossimo anno. In sostanza in poco più di sei mesi il costo delle bollette aumenterà circa del 14% .

“Questa decisione ha una doppia paternità politica, l’una di Zingaretti, l’altra del Pd di Astorre e di Forza Italia di Fazzone, che si è concretizzata attraverso il voto dei Sindaci del PD: Minturno, Maenza e Priverno, di Forza Italia: Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, San Felice, Santi Cosma e Damiano ed il contributo determinante del Sindaco di Latina Coletta della civica Bene Comune. Sostenuto da Forza Italia, Coletta è stato il protagonista determinate del salasso a carico dei cittadini, scegliendo – dice Magliozzi – la sopravvivenza della poltrona di Sindaco alle battaglie storiche sull’acqua pubblica”.

E quindi tra i Beni comuni ha preferito salvare il bene della poltrona da Sindaco anziché evitare in un periodo difficile per famiglie ed Imprese con aumenti così gravi. Ma gli è servito a poco visto i recenti accadimenti. Si capiscono ma non giustificano le ragioni di Coletta, che conoscendo il cesarismo di Fazzone – dice il capogruppo di maggioranza al comune di Sperlonga – ha compreso che se gli avesse messo in crisi la sua Acqualatina il destino per il Sindaco di Latina sarebbe stato segnato. È chiaro che gli aumenti si potevamo evitare attraverso tre semplici azioni. La prima: destinando i dividendi di Acqualatina del 2021 di 9,5 milioni di euro per sostenere i maggiori costi dell’energia: La seconda: Zingaretti e Fazzone avrebbero potuto impegnare risorse del bilancio regionale per ristorare l’antica questione dei vetusti ed inutili Consorzi di Bonifica che dipendono dalla Regione, evitando così di scaricare i costi sui cittadini; la terza: utilizzare il canone di concessione delle reti e degli impianti che Acqualatina “dovrebbe versare ai Comuni” per interventi esclusivamente di sostituzione delle reti colabrodo in modo tale da ridurre lo spreco di acqua ed energia elettrica.”

Magliozzi chiede di “utilizzare le risorse del Piano degli investimenti (modificandolo) allo stesso scopo, evitando di realizzare nuove reti sino alla quasi totale sostituzione di quelle esistenti ed inefficienti (reti colabrodo)”. Capitolo a parte “è la cattiva gestione di Acqualatina ma su questo tema presto ci torneremo con dovizia di particolari. Solo per anticipare qualche argomento: una riduzione delle spese del 5% avrebbe prodotto un risparmio di 8 milioni, ma questo per la Forza Italia di Fazzone sarebbe stato troppo. Meditate cittadini sul mal governo di Fazzone e dei suoi sodali alleati del Pd – ha concluso Magliozzi – le elezioni si avvicinano”.

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