Cassino / Delitto Serena Mollicone, in aula per chiarire: era o non era in pizzeria quando poi è sparita?

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CASSINO – Non lasciare nulla di intentato prima del delicato e atteso rush finale. Con questa consapevolezza il presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, ha fissato una nuova udienza, la 46°, del processo per l’omicidio di Serena Mollicone. Si svolgerà lunedì 27 giugno presso l’aula “Biagio Magliocca” – quella della Corte d’assise è impegnata per un’iniziativa convegnistica fissata da tempo – nonostante uno sciopero proclamato a livello nazionale dalle Camere Penali. E invece tutti al loro posto per risolvere – e tentare di farlo – un quesito rilanciato dieci giorni fa dalla titolare nel 2001 di una pizzeria nel centro di Isola Liri: Serena Mollicone si trovava o meno all’interno del locale della signora Loredana Spalvieri nelle ore del 1 giugno 2001 in cui scompariva e veniva uccisa?

Una ragazza somigliante alla studentessa di Arce, la 44enne Stefania Vatini, di Monte San Giovanni Campano ,nell’udienza di mercoledì scorso ha risposto di no affermando di aver lavorato quel giorno, sia la mattina che il pomeriggio, in un negozio di abbigliamento di Sora. Un po’ tutti sono convinti di come la teste Spalvieri abbia sbagliato persona ma per il presidente Capurso gli scampoli finali del dibattimento devono contribuire a risolvere il dilemma circa l’eventuale presenza di Serena in un contesto diverso dalla Caserma dei Carabinieri di Arce dove – secondo la Procura di Cassino – è stata aggredita ed uccisa.

In quest’ottica è stato disposto l’accompagnamento coattivo da parte dei Carabinieri di due testi, all’epoca giovanissimi. Il primo è Stefano Doni, il fidanzato della ragazza sosia di Serena che la signora Spalvieri ha riferito di aver visto il pomeriggio del 1 giugno 2001 all’interno della sua pizzeria ad Isola Liri. Oltre a Doni è stata citata anche Sabrina Pede, un’altra ragazza, all’epoca dei fatti, somigliante a Serena Mollicone. Della studentessa di Arce è stata citata anche sua cugina Sabrina Dell’Oro che, residente ad Erba, in Lombardia, ha dato forfait nell’udienza di mercoledì scorso producendo un certificato medico con una prognosi tale che dovrebbe impedire lunedì la sua presenza in aula.

Il fuori programma di lunedì farà slittare al 1 luglio la requisitoria dei pm Maria Beatrice Siravo e Carmen Fusco cui seguiranno il 4 gli interventi delle parti civili, il 6 ed 7 (anziché il 4 ed il 5) delle difese, l’11 le repliche e, finalmente, il 15 luglio con l’attesa sentenza.