Cassino / Omicidio Serena Mollicone, al processo si torna sul suicidio del brigadiere Santino Tuzi

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CASSINO –  Le drammatiche fasi che precedettero l’11 aprile 2008 il suicidio del brigadiere Santino Tuzi saranno ripercorse lunedì nel corso della 44° udienza – la penultima della fase dibattimentale – del processo per la morte di Serena Mollicone. Davanti la Corte d’assise del Tribunale di Cassino compariranno, tra gli otto testi citati dalle difese, alcuni Carabinieri colleghi del brigadiere di Sora, la cui istigazione al suicidio è uno dei reati, unitamente all’omicidio e all’occultamento del corpo della studentessa di Arce, per i quali il 15 luglio ci sarà la sentenza.

Il Maresciallo Gennaro Compagnone era un collega di lavoro di Santino. Sarà chiamato a riferire le modalità e i tempi della riconsegna delle chiavi dell’alloggio a trattativa privata nella caserma di Arce da parte di Francesco Suprano. Di questo appartamento, presunto luogo dell’omicidio di Serena, Compagnone voleva formalizzare un contratto d’affitto con il costruttore proprietario dello stabile. Ma poi cambiò idea decidendo di vivere a Roca d’Arce. Il militare sarà interrogato anche sui rapporti intercorsi tra il comandante Gaetano Evangelista, l’appuntato Suprano e gli altri Carabinieri in servizio ad Arce prima e dopo il 1 giugno 2001. Il Maresciallo Gianluca Giovannini raccolse le dichiarazioni del brigadiere Tuzi il 28 marzo 2008 presso la caserma di Arce ed il 9 aprile in Procura a Cassino. Il giorno prima Tuzi e Vincenzo Quatrale ebbero una lunga conversazione in macchina di 46 minuti che venne registrata su imput della Procura.

Il brigadiere Pierluigi D’Amico dovrà ripercorrere proprio le fasi dell’installazione della microspia nell’auto di Quatrale, ora sotto processo per istigazione al suicidio dell’amico Santino. Conosceva il brigadiere di Sora anche l’attuale sindaco di Arpino Renato Rea. E’ stato citato dalla difesa di Quatrale e lunedì comparirà in Corte d’Assise a Cassino insieme al Colonnello Luigi Sparagna e a Loredana Spalviero. La donna è stata convocata, invece, dalla difesa di Franco, Marco ed Annamaria Mottola unitamente al criminologo di parte Carmelo Lavorino e allo psicologo forense Enrico Delli Campi. Dovrà ribadire o meno il contenuto di una Sit in base alla quale avrebbe avvistato nel corso principale di Isola Liri Serena Mollicone nell’ora, le 15.30 del 1 giugno 2001, in cui – secondo le risultanze medico legali della Procura di Cassino – la studentessa di Arce, dopo un’agonia di quattro ore, sarebbe deceduta per asfissia.

Il dibattimento, dopo domani, terminerà con l’udienza di mercoledì. Dal 29 giugno al 6 luglio si svolgerà la discussione  articolata in quattro fasi: la prima con la requisitoria della Procura, la seconda dedicata alle parte civili, la terza e la quarta riservata alle difese.