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Formia / Urbanistica: dirigente cercasi al Comune, anche Di Stefano non guiderà il settore

FORMIA – Aaa dirigente cercasi. Il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha dovuto gestire venerdì il suo legittimo disappunto quando ha appreso di una scelta che non aveva messo minimamente in considerazione: l’architetto Marco Di Stefano non guiderà dal 1 giugno prossimo (e per tre anni) il settore Urbanistica e Gestione del Territorio del Comune di Formia.

“Dopo un’attenta valutazione e un’analisi approfondita scaturita dalle selezioni avvenute venerdì 15 aprile, il sindaco Gianluca Taddeo ha individuato nel 52enne professionista originario di Roma il profilo ideale che andrà a guidare una delle aree più delicate ed importanti all’interno di una Pubblica Amministrazione”. Questo annuncio, anticipato da Temporeale.info, era stato confermato il 23 aprile scorso dall’ufficio stampa del Comune di Formia. Ora Di Stefano, dal 2018 responsabile della ripartizione Urbanistica, Edilizia Privata, Attività Produttive, Promozione del Territorio e ad interim, dal 1° febbraio 2020, del settore delle Opere Pubbliche del comune di Cerveteri, ha cambiato idea lasciando con un palmo di naso quello che sarebbe dovuto essere il suo nuovo datore di lavoro, il comune di Formia. Il professionista originario di Frascati il 1 giugno andrà a lavorare presso un altro comune, più vicino al luogo di residenza, Albano Laziale. Il sindaco Massimiliano Borrelli mercoledì scorso ha firmato il decreto numero 4 con cui ha nominato Di Stefano alla guida del IV settore del comune di Albano Laziale (Urbanistica-Ambiente e Attività Produttive) e ha concesso l’interim del V settore, “Lavori Pubblici, Manutenzioni e patrimonio”, semplicemente perché la posizione dirigenziale è attualmente privata di titolare.

Questa vicenda, assai imbarazzante, ha detto dell’altro. Di Stefano aveva legittimamente partecipato ad una selezione indetta il 6 aprile 2022 dal sindaco Borelli per ricoprire l’incarico – ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000 – di guidare l’intera ripartizione tecnica del comune di Albano Laziale ma ha deciso ugualmente di parteciparvi – il 2 maggio il segretario generale del comune dei Castelli Daniela Urtesi – nonostante il sindaco Taddeo e la stampa formiana avessero annunciato che il 1 giugno 2022 sarebbero diventato, dopo mesi di attesa e di vuoto gestionale, il nuovo responsabile del settore urbanistica del comune di Formia.

Il sindaco Taddeo ha commesso in buonafede l’errore a fidarsi? Un fatto è certo. E’ il secondo caso, in pochi mesi, che un dirigente scelto per guidare un settore nevralgico dell’ente scappi. Aveva riguardato a fine gennaio l’ingegnere salernitano Giovanni Falco che, scelto per diventare il dirigente del settore Lavori Pubblici, a pochi giorni dall’inizio del mandato professionale aveva addotto presunti motivi “personali e familiari” per rinunciare all’incarico.

Ma perché sta avvenendo tutto questo? Perché il comune di Formia, storicamente ambito ed appetibile sul piano professionale e lavorativo, viene snobbato e, per verti versi, anche deriso? Di Stefano era giunto anticipatamente nelle scorse settimane in comune, presentato ai suoi nuovi dipendenti e al neo dirigente del settore Lavori Pubblici Giuseppe Caramanica con cui aveva avviato la procedura per alcuni progetti amministrativi che, secondo la Giunta Taddeo, i due avrebbero portato avanti insieme. Sono bastate queste fugaci apparizioni per cambiare idea al cospetto di una selezione pubblica vinta con lusinghieri giudizi?

Può darsi. Lo stesso sindaco Taddeo nei confronti del professionista di Frascati era stato generoso in termini di complimenti: “L’architetto Di Stefano è stato giudicato il candidato idoneo che ha risposto ai diversi parametri richiesti – aveva spiegato motivando il suo decreto di nomina- Si tratta di una figura professionale, motivazionale e dalla notevole esperienza che meglio può assolvere alla funzione di dirigente. Nell’ambito dei vari Municipi ha partecipato a diverse progettazioni, realizzazioni e ristrutturazioni e l’impegno della nostra Amministrazione è quello di avere una macchina collaudata che sia ‘alleata’ della cittadinanza per ascoltare le problematiche trovando in tempi rapidi la soluzione. L’Urbanistica e’ un settore nevralgico e strategico che si sta avviando alla digitalizzazione e l’obiettivo è di andare a snellire le procedure di natura burocratica che troppo spesso portano le risoluzioni a tempi troppo lunghi”.

Di Stefano, laureato nel 2004 presso la facoltà di Architettura dell’Università deagli Studi “La Sapienza” di Roma e abilitatosi l’anno successivo all’esercizio della professione, aveva lavorato a Frascati (2014-2016) per un anno e mezzo (marzo 2012-dicembre 2013) alla Regione Lazio nel Dipartimento Istituzionale e Territorio Area Urbanistica Copianificazione Comunale di Roma e Provincia, poi a Marino (2007-2011) e al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Roma H (2001-2017) dove ricopriva il ruolo di Tecnico della prevenzione negli Ambienti e nei Luoghi di Lavoro. Ora , dal 1 giugno 2022, lo attende il nuovo incarico presso il comune di Albano Laziale. Manca solo l’ufficialità ma l’interim dell’urbanistica nei prossimi giorni possa essere prorogata all’architetto Caramanica.

A meno che? A meno che possa essere nominata l’architetto Eleonora Daga, la professionista originaria di Gaeta (ha già prestato servizio presso la ripartizione tecnica del comune nominata dall’ex Giunta di centro sinistra) che ha conteso a Di Stefano la vittoria delle selezione, rifatta e ampliata, dal sindaco Taddeo.

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