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Gaeta / Autorità Portuale: il Ministero delle Infrastrutture sblocca i ristori per il blocco pandemico

Tanto tuono’ che piovve. Dopo una lunga attesa il governo nazionale e, più precisamente il Ministero  delle Infrastrutture,  ha concesso all’Autorità  di sistema  portale del Mar Tirreno centro settentrionale i ristori previsti per far fronte al blocco delle attività  in seno  ai porti  di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta durante la pandemia e, in particolare nel corso del lockdown.
Si tratta  di 11 milioni e 300mila euro  che  rappresentano una salutare boccata d’ossigeno per l’ex autorità portuale del Lazio nella fase di rilancio dei tre principali  hub portuali  del Lazio  dopo la conclusione  dello stato d’emergenza. In questa prospettiva  il comitato di Gestione dell’AdSP del mar Tirreno centro settentrionale ha deliberato all’unanimità il parere favorevole alla delibera sulla prima nota di variazione al bilancio di previsione 2022 dell’ente, finalizzata ad impegnare – come  detto- gli 11,3 milioni di euro di ristori per la pandemia assegnati dal governo Draghi.

In dettaglio, tra le voci principali oggetto della variazione figurano 1.370 mila euro per i livelli minimi essenziali di servizi garantiti durante l’emergenza e per investimenti da parte delle “Sieg” (le società di Servizi di Interesse Economico Generale); 1.300mila euro ad integrazione del fondo opere di grande infrastrutturazione; 1.500mila euro a compensazione dell’incremento delle spese per l’energia nel portodi Civitavecchia; 1.800mila euro per manutenzioni ordinarie e straordinarie delle infrastrutture portuali. Rimangono da destinare 5,2 milioni di euro che potrebbe essere impegnati il 21 aprile  quando il comitato di gestione sarà chiamato a licenziare il bilancio consuntivo  2021.

Il Comitato di Gestione dell’ex Autorità nella sua ultima seduta ha anche approvato, a conclusione di una mirata attività ricognitoria, la revoca dell’autorizzazione per le operazioni portuali – ai sensi  della legge 84/94 – nel porto di Gaeta all’impresa “Amoruso Spa”, per il quadriennio 2019-2022. 

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