Elezioni 2022, in provincia di Latina sono 7 i comuni chiamati alle urne

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LATINA – La data c’è: si andrà a votare il prossimo 12 giugno sia per il primo turno delle comunali che e per i Referendum sulla giustizia – in particolare, il primo referendum chiede di abrogare la legge Severino riguardo la sanzione accessoria dell’incandidabilità e del divieto di ricoprire cariche elettive e di governo dopo una condanna definitiva. Un altro chiede di abolire la raccolta delle firme per presentare la candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura. Un terzo chiede di ridurre i reati per cui è consentito il ricorso alle misure cautelari in carcere, un quarto chiede la separazione delle carriere dei magistrati: l’idea è obbligarli a scegliere all’inizio della loro carriera se percorrere la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale. L’ultimo referendum vuole introdurre la possibilità che negli organi che hanno il compito di valutare l’operato dei magistrati possano votare anche i membri non togati (ovvero gli avvocati) – e il 26 giugno in caso di ballottaggio.

In provincia di Latina sono 7 i Comuni chiamati alle urne. Soltanto due sopra i 15mila abitanti, ovvero, con la possibilità di un secondo turno: rispettivamente, Sabaudia, dove la sindaca Giada Gervasi si è dimessa circa un mese fa a causa dall’inchiesta scandalo “Dune” che ha portato agli arresti domiciliare la stessa Prima cittadina; il Comune è attualmente guidato dal commissario straordinario Carmine Valente che lo traghetterà fino alle elezioni – e Gaeta, la città più grande chiamata a votare, in cui il sindaco uscente, Cosmo Mitrano, avendo portato il suo secondo mandato consecutivo e non potendo essere rieletto ha lanciato la candidatura del suo “delfino” Cristian Leccese.

Gli altri cinque Comuni, tutti sotto i 15mila abitanti, sono rispettivamente: Cori (sindaco uscente Mauro De Lillis, già candidato per un secondo mandato), Ponza (sindaco uscente Francesco Ferraiuolo), San Felice Circeo (sindaco uscente Giuseppe Schiboni), Santi Cosma e Damiano (sindaco uscente Francesco Taddeo, già candidato per il bis) e Ventotene, la piccola isola pontina che dallo scorso febbraio è guidata dalla commissaria prefettizia Monica Perna, in seguito alla caduta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gerardo Santomauro.

Per quanto riguarda, il clima elettorale, situazione tesissima è quella che si respira a Gaeta, dove si chiude l’epoca Mitrano e c’è fermento per capire se gli sfidanti – Silvio D’Amante, Sabina Mitrano e Antonio Salone – sapranno togliere la città dalle mani del centrodestra.

Situazione particolare quella di Sabaudia, dopo fino a un mese fa ci si preparava a un Gervasi bis e dove ora sono già 4 i candidati sindaci, rispettivamente: l’ex sindaco Maurizio Lucci, il civico di destra Alberto Mosca, Enzo Di Capua per Lega e Fratelli d’Italia e Giancarlo Massimi per il Pd.

A Santi Cosma e Damiano probabilmente la tornata elettorale sarà un duello tra il sindaco uscente e il suo “mister preferenze” Antonello Testa. Per quanto riguarda Cori, invece, al momento l’unico candidato sindaco è il primo cittadino uscente. Unico candidato anche a Ponza, per il momento: Danilo D’Amico.

Ancore lontane dal clima elettorale, infine, sembrano essere il borgo di San Felice Circeo e l’isolotto di Ventotene.