Fondi / “Endometriosi: riconoscerla e affrontarla”: esperti a confronto lunedì 28 marzo al Castello

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FONDI – Sensibilizzare, informare e promuovere la conoscenza della malattia per imparare a riconoscerne tempestivamente i sintomi: a Fondi, nel mese della consapevolezza sull’endometriosi, si torna a parlare di questa patologia che colpisce milioni di donne in tutto il mondo.

Dopo la prima edizione del 2021, che a causa delle restrizioni epidemiologiche si è svolta in videoconferenza, il convegno promosso dal Comune di Fondi torna ma in presenza e con la possibilità, da parte del pubblico, di fare domande. L’appuntamento è per lunedì 28 marzo, alle ore 10:00, presso la sala conferenze del Castello Caetani. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Beniamino Maschietto, dell’assessore ai Servizi Sociali Sonia Notarberardino e della presidente della commissione Sanità Daniela De Bonis, la parola passerà all’onorevole Giuseppe Simeone, promotore di una proposta di legge sul tema in Consiglio regionale.

Ad aprire il focus medico scientifico sarà, invece, la dottoressa Francesca Lippa, direttore Uoc Ostetricia e Ginecologia Dea I Formia ad Interim e direttore Uoc Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi. Seguiranno gli interventi della biologa nutrizionista Alda Attinà, dello psicologo Igino Amicucci e della presidente dell’Associazione “Manus Dare” Miriam Vacca.

Per dare la possibilità ad un maggior numero di persone di seguire i lavori, il convegno sarà integralmente ripreso e trasmesso in streaming sui canali social del Comune di Fondi. Una parte dei posti in sala saranno riservati ad una delegazione di studenti degli istituti superiori della città.

«Nel mese della prevenzione – commentano il sindaco Beniamino Maschietto e la presidente della commissione Sanità Daniela De Bonis – un’iniziativa volta a informare ma soprattutto a sensibilizzare la popolazione sull’importanza degli screening e della diagnosi precoce. Nonostante si tratti di una patologia che colpisce il 10-15% delle donne in età fertile, infatti, i sintomi vengono spesso sottovalutati e quindi trascurati. L’approccio interdisciplinare consentirà di dare consigli e suggerimenti non solo medici o diagnostici ma anche di supporto psicologico o volti a migliorare la qualità della vita di chi soffre di endometriosi».