Gaeta / Piazzale stazione ferroviaria, la proposta della nomina di un commissario ad acta [VIDEO]

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GAETA – Se l’amministrazione Mitrano continua ad essere inadempiente su un’indicazione sottoposta e mai discussa dal consiglio comunale, è giusto ed opportuno che spetti alla Regione esercitare i poteri surrogatori nominando un commissario ad acta entro novanta giorni perché il piazzale dell’ex stazione ferroviaria torni nel patrimonio immobiliare del comune. Sapeva di ultimatum la richiesta che il candidato sindaco Silvio D’Amante ha illustrato, inaugurando di fatto la sua campagna elettorale, presso l’info point della coalizione “Insieme con Silvio D’Amante” nel centralissimo Corso Cavour 60.

L’ex primo cittadino ha voluto cadenzare bene i concetti e le parole alla presenza dei rappresentanti delle liste e movimenti – Franco De Angelis per Demos, Maria Mancini (Insieme per Gaeta), Simone Avico (Gaeta 5 Stelle 2050), Claudia Magliozzi (Orizzonti per Gaeta) e l’ex sindaco Antonio Raimondi (Movimento Progressista) – che costituiscono uno dei due fronti progressisti partecipanti alla campagna elettorale per il dopo Cosimino Mitrano. E uno degli argomenti più a rischio per la coalizione che governa il comune di Gaeta è stato prescelto da Silvio D’Amante per esordire nella campagna elettorale di cui è stato – e l’hanno ammesso alcuni suoi alleati – un protagonista “moscio”.

D’Amante sa che la querelle del piazzale della stazione è intrisa di interessi giornalistici ma anche giudiziari e per questo motivo ha deciso di convocare i cronisti per annunciare un’iniziativa per la quale stavano lavorando da giorni il capogruppo di opposizione di Demos De Angelis e l’avvocato Claudia Magliuzzi. E’ stato rispolverato l’articolo 30 del regolamento edilizio del comune di Gaeta che all’ottava comma prevede una possibilità: gli immobili gravati dall’ipotesi di reato della lottizzazione abusiva possano essere acquisiti dal comune e, se quest’ultimo, continui ad essere inadempiente questo potere può esercitarlo la Regione Lazio attraverso la nomina di un commissario ad acta indicato dal presidente Nicola Zingaretti. Naturalmente è una chiara iniziativa politico-elettorale per la quale alla Regione si sono attivati in tre: Demos, il M5S ed un pezzo del Partito Democratico,quello più vicino a Silvio D’Amante e dunque il consigliere regionale di Latina Enrico Forte.

Il candidato sindaco D’Amante perché vengano esercitati questi poteri surrogatori ha dovuto firmare,insieme ad altre “sette amici”, una richiesta. “Bastava una sola firma –ha detto D’Amante nell’intervento video allegato – ma ne abbiamo mandate otto. Ma non ci fermeremo qui: ora inizieremo una sottoscrizione popolare che non serve per suffragare questa richiesta già inoltrata a Roma ma perché gli stessi cittadini di Gaeta diventino protagonisti di questa iniziativa popolare”.

Ad approntare la richiesta alla Regione è stata,sul piano squisitamente giuridico legale, l’avvocato Claudia Magliuzzi mentre a denunciare la commistione tra il comune di Gaeta ed il consorzio industriale del sud pontino è stato il consigliere di Demos Franco De Angelis. “La vendita del piazzale della stazione grida vendetta ed è iniziata di fatto nel 2016 con i frazionamenti delle sue particelle. Per questo motivo – ha esordito l’esponente di minoranza – la Procura di Cassino ha ipotizzato il reato della lottizzazione urbanistica. Siamo convinti che su questa storia non possiamo abbassare la guardia perché, se dovesse accadere, ogni impunità in questa città sarebbe tollerabile”

Il Consorzio industriale del sud pontino chiese al comune di uniformare la tipologia urbanistica dell’area, da “S” (servizi scolastici) a parcheggi che prevede la realizzazione di tre metri cubi per ogni metro di superfice: “Ricordo che la richiesta venne presentata dal presidente Salvatore Forte il 29 luglio ed il 2 agosto 2020 la Giunta Mitrano adottò la delibera di recepimento dell’indicazione urbanistica proposta in tre righe dal Consind che, di fatto, contribuii a modificare il Prg di Gaeta”

I fatti verificatisi sono ormai noti a tutti: il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di piazzale Mazzini venne venduto dal Consorzio industriale alla società Cavour Immobiliare che, unica partecipante ad un avviso pubblico, investì poco più di 400mila euro. “Abbiamo voluto sempre credere nella buonafede del sindaco Mitrano – ha aggiunto il consigliere De Angelis – che aveva subito dichiarato di non aver saputo nelle iniziative immobiliari del Consorzio Industriale. Se così fosse, perché la nostra richiesta di tenere un consiglio comunale sulla svendita del piazzale della stazione ferroviaria non è stata mai accolta? Perché i dirigenti della stessa avvocatura sostengono a tutt’oggi di non essere stati informati per avviare una semplice procedura per il trasferimento del piazzale, oggetto di un reato penale configurato dalla Procura di Cassino, nel patrimonio del comune? Perché il sindaco Mitrano appena eletto nel 2012 proseguì la stessa procedura avviata l’anno prima dal sindaco Antonio Raimondi per l’acquisizione pubblica dell’ex vetreria Avir sulla quale la Procura di Latina aveva aperto un procedimento penale per lo stesso reato, lottizzazione urbanistica, su cui indaga Cassino per il piazzale della stazione ferroviaria?”

Questo doppiopesismo amministrativo non convince la coalizione elettorale di Silvio D’Amante. Non avendo avuto la possibilità di svolgere un consiglio comunale, il consigliere De Angelis lo scorso gennaio ha cercato di aggirare all’ostacolo scrivendo a “coloro, pochi per la verità, che non sono indagati per lottizzazione urbanistica: l’assessore urbanistica Massimo Magliozzi, la dirigente della Polizia Locale Annamaria De Filippis e la segretaria generale Marr. E’ lastessa che la mia richiesta l’ha inoltrata alla Procura di Cassino”.

Il candidato a sindaco D’Amante ha chiamato in causa ancora Cosimino Mitrano: “Se è vero quando sostiene di essere stato vittima di uno ‘sgarbo’ istituzionale da parte dei vertici del Consorzio industriali, a lui molto affini sul piano politico, perché avvia una semplice procedura per l’acquisizione al patrimonio dell’ente un ‘area che si sta prestando a facili mire speculativi sul piano immobiliare. Purtroppo i frazionamenti sono stati effettuati in assenza di uno strumento urbanistico vero ma almeno noi non vogliamo che su questa vicenda cali un voluto oblio. La Regione ora ha 90 giorni per nominare il proprio commissario ad – hanno concluso Silvio D’Amante e Claudia Magliuzzi – e gli stessi cittadini hanno il diritto di sapere”. A decidere saranno poi alle amministrative a fine maggio. 

INTERVENTO video Silvio D’Amante, candidato a sindaco “Insieme con Silvio D’Amante e Claudia Magliuzzi di Orizzonte per Gaeta