Sezze / Sospesi dal servizio, dimezzato il periodo per i Vigili Urbani di Minturno e Terracina

Cronaca Minturno Sezze Terracina

SEZZE  – Potranno tornare al lavoro prima del previsto i due vigili urbani che, di 47 e 44 anni originari di Terracina e Minturno, erano in servizio presso il Comando di Polizia locale del comune di Sezze da cui furono sospesi il 21 gennaio dal Gip del Tribunale di Latina perché accusati di aver avuto un comportamento omissivo sino a depistare il corretto svolgimento delle indagini sulla violenta aggressione di cui fu vittima il 30 marzo scorso un cittadino rumeno in via Porta Sant’Andrea a Sezze. Il Tribunale del Riesame di Roma – presidente Parasporo, a latere Comand e Mostarda – ha riformulato l’ordinanza del Gip Giuseppe Cario e, accogliendo le istanze difensive degli avvocati Vincenzo e Matteo Macari e Massimo Signore, ha dimezzato la sospensione chiesta dalla Procura, da un anno a 6 mesi. Le difese dei due vigili urbani, nei confronti il comune di Sezze ha avviato nel frattempo il procedimento per il loro licenziamento, hanno rimarcato nei rispettivi ricorsi presentati al Riesame come i provvedimenti cautelari fossero stati eccessivi rispetto alle condotte denunciate dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Latina. 

Già nel corso dell’interrogatorio di garanzia i due avevano confermato di essere arrivati sul luogo in cui fu aggredito il rumeno con schiaffi e pugni da due giovani di 17 e 20 anni di Sezze e Priverno, poi arrestati per tentato omicidio, ma avevano respinto l’accusa di aver omesso di riferire dichiarazioni utili alle indagini. Semplicemente perché le segnalazioni ricevute sul luogo dell’aggressione da alcuni testimoni presenti le ritennero discordanti l’una con l’altra. Gli stessi vigili urbani sospesi di Terracina e Minturno hanno dichiarato di aver contribuito a gestire la caotica viabilità dopo l’aggressione del romeno e di essere stati loro stessi a fornire agli uomini della Squadra mobile un aiuto per il corretto svolgimento delle indagini esaminando il sistema di video sorveglianza della zona. Nel ricorso al Riesame le difese dei due vigili urbani hanno chiesto di effettuare una perizia su una testimonianza audio di una testimone oculare dell’aggressione che ha disconosciuto la paternità delle dichiarazioni rese agli agenti del Vice Questore Giuseppe Pontecorvo.